Il Bayern Monaco ha compiuto un gesto significativo per commemorare la figura leggendaria di Franz Beckenbauer, ritirando la maglia numero 5, che apparteneva all’icona del club. Questa decisione è stata annunciata durante l’assemblea generale del club, che ha visto la partecipazione della famiglia di Beckenbauer e un’accoglienza calorosa da parte dei membri presenti. La mossa non solo celebra la carriera di un grande atleta, ma sottolinea anche l’impatto duraturo che Beckenbauer ha avuto sulla squadra e sulla storia del calcio mondiale.
L’assegnazione del ritiro della maglia
Durante l’assemblea generale, il presidente del Bayern, Herbert Hainer, ha evidenziato il significato simbolico del numero 5, riservandolo a un “eredità unica”. La presenza della vedova di Beckenbauer, Heidi, e del figlio Joel ha reso l’evento ancora più emozionante. Hainer ha sottolineato che “il numero 5 sarà riservato a un’eredità unica”, riconoscendo l’impossibilità di immaginare la storia del Bayern senza l’apporto di Franz Beckenbauer. Hainer ha esclamato: “Quest’anno il Bayern ha perso la più grande personalità della sua storia”, segnando un profondo riconoscimento e rispetto per il contributo di Beckenbauer.
Beckenbauer ha indossato la maglia numero 5 per gran parte della sua carriera da giocatore. In questo modo, il club non solo onora il suo passato, ma si impegna a mantenere viva la sua memoria per le generazioni future. Hainer ha descritto l’eredità di Beckenbauer come un “luminoso splendore” che continua a influenzare il Bayern anche oggi. Il gesto di ritirare la maglia è quindi un modo per attestare quanto fosse importante Beckenbauer, in tutte le sue sfaccettature: come giocatore, allenatore e presidente.
La carriera di Franz Beckenbauer
Franz Beckenbauer, conosciuto con il soprannome di “Der Kaiser”, ha avuto una carriera straordinaria che ha ridefinito il ruolo del libero nel calcio. Negli anni ’60 e ’70, il suo stile di gioco elegante e la sua capacità di leadership hanno fatto di lui un punto di riferimento inconfondibile. Con il Bayern Monaco ha vinto numerosi titoli, tra cui tre Coppe dei Campioni e la Coppa Intercontinentale, cementando il suo status di leggenda.
La carriera di Beckenbauer non si è limitata ai successi come giocatore. Negli anni ’90, ha assunto il ruolo di allenatore del Bayern, contribuendo a plasmarne il futuro. Dal 1994 al 2009, ha ricoperto la carica di presidente del club, portando avanti la sua visione e strategia di gestione, sempre nel segno dell’eccellenza. Ma il suo apice è stato, senza dubbio, la vittoria della Coppa del Mondo nel 1974 come calciatore e nel 1990 come allenatore. Inoltre, ha avuto un ruolo chiave nell’organizzazione della Coppa del Mondo del 2006 in Germania, confermandosi così una figura di spicco nel panorama calcistico mondiale.
Il tributo del Bayern e delle leggende scomparse
Il Bayern non ha solo onorato Beckenbauer, ma anche altri grandi nomi del club che ci hanno lasciato nel corso dell’ultimo anno. Tra questi, spicca il nome di Andreas Brehme, autore del gol decisivo nella finale dei Mondiali del 1990, scomparso recentemente. Il club ha dimostrato di voler mantenere vive le memorie di coloro che hanno reso grande il Bayern, riconoscendo l’importanza di ogni singola persona che ha avuto un ruolo nella sua lunga e gloriosa storia.
Questi tributi non solo mettono in luce il rispetto e l’affetto del club per le sue leggende, ma servono anche come ispirazione per le future generazioni, incoraggiando i giovani calciatori ad aspirare a quel livello di eccellenza. Con il ritiro della maglia di Beckenbauer, il Bayern Monaco sta tracciando un percorso di grandezza, rimanendo fedele ai valori che hanno sempre caratterizzato la sua filosofia del gioco e della comunità .