Moussa Abu Marzouk, uno dei leader di Hamas, ha negato categoricamente che il gruppo abbia ucciso civili in Israele durante gli attacchi recenti. In un’intervista alla Bbc, ha affermato che donne, bambini e civili erano esclusi dagli obiettivi dell’organizzazione. Tuttavia, le immagini di violenza provenienti da Israele mostrano una realtà diversa, con un alto numero di vittime civili, come confermato anche da giornalisti presenti sul posto.
Secondo Abu Marzouk, il capo delle Brigate al-Qassam, Mohammed Deif, aveva ordinato ai miliziani di risparmiare i civili, concentrandosi invece sui riservisti, reclute e soldati. Tuttavia, non è stato fornito alcun dettaglio su come queste istruzioni siano state effettivamente seguite sul campo.
Riguardo agli ostaggi trattenuti nella Striscia di Gaza, Abu Marzouk ha ribadito che saranno liberati, ma solo se i combattimenti saranno fermati. Ha anche sottolineato che Hamas non ha un elenco degli ostaggi e non sa dove siano tenuti prigionieri, poiché sono in mano a diverse fazioni.
Infine, Abu Marzouk ha affermato che il braccio politico di Hamas non era a conoscenza dei preparativi dell’attacco, poiché il braccio armato agisce in modo indipendente dalla leadership politica. Ha anche sottolineato che se Israele interromperà le ostilità, gli ostaggi potranno essere consegnati alla Croce Rossa.
Nonostante le parole di Abu Marzouk, le prove sul campo indicano che ci sono state vittime civili durante gli attacchi di Hamas in Israele, sollevando preoccupazioni sulla strategia e sul rispetto dei diritti umani da parte del gruppo.