L’era della tecnologia avanza in modo inesorabile, accompagnata dalla digitalizzazione e dall’intelligenza artificiale. Questi temi sono stati al centro dell’intervento del presidente del Senato, Ignazio La Russa, durante la conferenza ComoLake 2024, tenutasi a Cernobbio. Nel suo discorso, La Russa ha enfatizzato l’importanza di canalizzare queste innovazioni in un futuro che preservi i diritti umani e promuova l’inclusione, evitando scenari distopici.
L’importanza della governance della tecnologia
Il presidente del Senato ha sottolineato che l’innovazione tecnologica deve essere sottoposta a una governance umana. L’implementazione dell’intelligenza artificiale e delle nuove tecnologie non deve essere lasciata al caso, ma deve avvenire attraverso un processo decisionale consapevole. “Dobbiamo lavorare per costruire un futuro tecnologico con una tecnologia che sia governata dall’uomo,” ha affermato La Russa, evidenziando la necessità di un approccio che tenga conto delle esigenze sociali ed etiche.
Secondo La Russa, senza un’adeguata regolamentazione, c’è il concreto rischio che la tecnologia produca effetti collaterali indesiderati, deteriorando le relazioni umane e causando disuguaglianze. “Se la tecnologia non si usa nella maniera giusta, potrebbe accelerare un processo di isolamento e privazione dei diritti,” ha detto, facendo riferimento a una possibile evoluzione della società in cui gli esseri umani si trovino sempre più soli.
La discussione sulla governance della tecnologia diventa quindi cruciale, poiché può determinare il confine tra un progresso benefico e il rischio di una società con disparità crescenti. La Russa ha posto l’accento sul fatto che la responsabilità ricade su tutti i soggetti coinvolti, dalle istituzioni pubbliche alle aziende private, per adottare pratiche innovative in modo etico.
Visione di un futuro umano e inclusivo
La visione espressa da Ignazio La Russa per un futuro possibile è di un’umanità che utilizza la tecnologia come strumento per migliorare la qualità della vita, piuttosto che come un fine in sé. “A noi piace un altro tipo di futuro, umano, nel quale siamo noi a decidere quando, come e dove farci aiutare dalla tecnologia,” ha dichiarato. Questo approccio riflette la volontà di stimolare un dialogo che coinvolga diversi portatori di interesse nella definizione delle traiettorie future.
In questo contesto, il presidente ha reso evidente come sia fondamentale che ogni innovazione sia studiata tenendo a mente gli impatti sociali, culturali e ambientali che può generare. L’obiettivo deve essere quello di costruire un ecosistema in cui l’innovazione possa prosperare, ma non a scapito dell’umanità.
La Russa ha invitato a considerare il potere delle tecnologie emergenti come una risorsa per valorizzare le relazioni umane e promuovere inclusione e giustizia sociale. Un’adeguata preparazione e un dibattito pubblico possono garantire che queste tecnologie operino in sinergia con i valori fondamentali della società.
La sfida della scelta consapevole
L’ultimo punto sollevato da La Russa riguarda la dimensione della scelta, un tema centrale quando si parla di interazione tra tecnologia e vita quotidiana. “La tecnologia non deve determinare ogni atto della vita, ma siamo noi che dobbiamo scegliere dove, come e quando utilizzarla,” ha sottolineato. Questa affermazione mette in luce l’importanza della consapevolezza e dell’autonomia degli individui nell’era digitale.
Promuovere una cultura della scelta consapevole significa fornire ai cittadini le informazioni necessarie affinché possano prendere decisioni informate circa l’uso delle nuove tecnologie. Educare la popolazione sull’intelligenza artificiale, sulla privacy e sulla sicurezza digitale è, quindi, un passo fondamentale per evitare che la tecnologia diventi un’imposizione anziché un’opportunità.
Le sfide sono molteplici, e richiedono un approccio proattivo da parte di tutti, inclusi governi, istituzioni educative e aziende. Creare spazi di discussione e confronto può essere una strategia vincente per guidare la società verso un futuro in cui tecnologia e umanità coesistano armoniosamente, rispettando i diritti e valorizzando il benessere collettivo.