Ogni anno, in Italia, circa 120mila persone vengono colpite da ictus, e tra queste, ben 12mila hanno meno di 55 anni. Questo grave evento colpisce in modo significativo anche le persone sotto i 65 anni, rendendolo una delle principali cause di mortalità e disabilità. La maggior parte dei sopravvissuti, circa 45mila, affronta gravi conseguenze. Con l’obiettivo di sensibilizzare l’opinione pubblica e promuovere azioni di prevenzione mirate, l’Associazione Italiana Ictus ha avviato, insieme alla Guardia di Finanza, una campagna di screening gratuito.
L’iniziativa di screening per la salute
Nel mese di aprile, la Caserma della Guardia di Finanza dell’Aquila ha ospitato due giornate di screening reso possibile grazie alla collaborazione tra Ish-Aii e le forze di polizia. Questo progetto rappresenta un passo significativo nella lotta contro le malattie cerebrovascolari. La Presidente Eletto di Isa-Aii, Paola Santalucia, sottolinea come l’ictus possa colpire persone di ogni età, con una maggiore incidenza per chi ha stili di vita poco salutari. Tra i principali fattori di rischio si evidenziano l’ipertensione, livelli elevati di glicemia e colesterolo, il fumo e una scarsa attività fisica. Queste condizioni, se persistenti, aumentano notevolmente la probabilità di un evento acuto, come l’ictus.
Il progetto di screening è stato avviato in occasione del Congresso Nazionale di Isa-Aii, tenutosi presso la Scuola Allievi della Guardia di Finanza, e proseguirà nei prossimi mesi in diverse sedi d’Italia. La scelta di coinvolgere il personale della Guardia di Finanza, per lo più giovane, si basa sull’obiettivo di identificare potenziali rischi in un gruppo demografico spesso trascurato.
L’importanza della prevenzione e dei controlli
Intervenire tempestivamente sui principali fattori di rischio è cruciale per migliorare la salute pubblica. Le patologie cardiovascolari, come ictus e infarto, possono essere curate, ma la prevenzione resta sempre la strategia migliore. Santalucia mette in evidenza che il costo socio-economico delle malattie cerebrovascolari è significativo, superando i 60 miliardi di euro in Europa. La campagna di sensibilizzazione ha l’intento non solo di diffondere informazione tra la popolazione, ma anche di incoraggiare comportamenti più salutari.
L’iniziativa non è limitata ai soli screening, ma comprende anche un importante lavoro educativo su come ciascuno possa prendersi cura della propria salute. Informare le persone riguardo l’importanza di monitorare i fattori di rischio è fondamentale. Anche il coinvolgimento della Guardia di Finanza è un segno di attenzione verso il tema della salute e benessere del personale.
Dettagli sulla campagna di screening
Il programma di screening, come spiegato da Simona Sacco, Presidente dell’European Stroke Organization, si rivolge in particolare al personale della Guardia di Finanza e ai loro familiari, a partire dai 50 anni. Le visite comprendono una valutazione anamnestica dettagliata, che analizza abitudini alimentari, attività fisica e storia medica, oltre alla misurazione della pressione arteriosa e dei livelli di glicemia.
La fase successiva prevede la classificazione del rischio utilizzando un sistema validato per l’ictus, il quale permette di individuare coloro a rischio basso, intermedio e alto. Per chi risulta a rischio intermedio o elevato, è previsto un doppler ecografico delle carotidi, oltre a suggerimenti per modificare comportamenti e migliorare la propria salute. Le raccomandazioni variano a seconda dei risultati ottenuti e nel caso di anomalie significative, si raccomanda un approfondimento con un medico specialista.
Conclusioni e sguardo al futuro
Le recenti giornate di screening a L’Aquila hanno visto partecipare diversi medici ed esperti, evidenziando l’importanza di questa iniziativa. L’obiettivo è chiaro: creare una rete di prevenzione e consapevolezza, che possa favorire la salute e il benessere, non solo dei singoli, ma dell’intera comunità. Il contributo della Guardia di Finanza sottolinea il valore dell’alleanza tra istituzioni nella lotta contro le malattie cerebrovascolari, un problema che richiede l’attenzione di tutti noi.