L’Intelligenza Artificiale (IA) non sostituirà l’uomo, ma lavorerà al suo fianco, accelerando la sostituzione di alcune attività lavorative. Questa è la visione espressa da Maximo Ibarra, CEO e General Manager di Engineering, durante il confronto “Intelligenza artificiale, rischi e opportunità” organizzato dall’Adnkronos al Palazzo dell’Informazione di Piazza Mastai.
Secondo il World Economic Forum (WEF), nei prossimi cinque anni assisteremo all’emergere di nuove attività lavorative grazie all’IA. Ibarra ha sottolineato che il WEF prevede che il 40% delle ore lavorative sarà supportato dall’IA. Questo impatto sarà notevole, considerando che già oggi trascorriamo in media 6-7 ore al giorno a guardare il nostro smartphone. L’IA sarà ancora più presente nelle nostre vite quando sarà integrata in tutti i dispositivi.
L’IA offre numerose opportunità, ma è importante valutare anche i rischi associati. Durante il confronto, Ibarra ha sottolineato l’importanza di una regolamentazione adeguata per garantire la sicurezza e la privacy dei dati. Inoltre, ha evidenziato la necessità di investire nella formazione e nell’aggiornamento delle competenze per affrontare le sfide che l’IA comporta.
L’IA sta già rivoluzionando molti settori, come la medicina, l’automazione industriale e l’assistenza virtuale. Tuttavia, è fondamentale che l’uomo rimanga al centro di questa trasformazione, utilizzando l’IA come uno strumento per migliorare la propria produttività e creatività.
In conclusione, l’IA rappresenta una collaborazione accelerata tra uomo e macchina. Mentre l’IA si diffonde sempre di più nella nostra società, è fondamentale affrontare le sfide e sfruttare le opportunità che essa offre, garantendo al contempo la protezione dei dati e il continuo sviluppo delle competenze umane.