Il sottosegretario alla Presidenza del Consiglio con delega all’informazione e all’editoria, Alberto Barachini, ha sottolineato l’importanza del buon giornalismo come difesa contro l’omologazione dell’intelligenza artificiale. Durante l’incontro ‘Intelligenza artificiale tra rischi e opportunità’, organizzato dall’AdnKronos a Roma, Barachini ha evidenziato come alcuni articoli generati dall’intelligenza artificiale sembrino essere stati scritti da giornalisti umani.
Secondo il sottosegretario, sebbene esista il pericolo, la capacità umana di creare contenuti unici e originali rappresenta la vera e unica difesa. Barachini ha inoltre menzionato gli sforzi degli editori nel creare un codice di autoregolamentazione per affrontare questa sfida.
“Credo che solo il buon giornalismo, originale e creativo e soprattutto unico sia un argine all’omologazione dell’intelligenza artificiale. Gli editori stanno lavorando a un codice di autoregolamentazione, è una buona strada, spero che sia efficace. Soprattutto va evitato l’effetto boomerang, quello che è successo con le piattaforme che si sono in parte sostituite al lavoro degli editori e dei giornalisti”, ha affermato Barachini.
Il sottosegretario ha sottolineato l’importanza di preservare la creatività e l’unicità del giornalismo umano di fronte all’avanzamento dell’intelligenza artificiale. Mentre l’intelligenza artificiale può generare articoli simili a quelli scritti da giornalisti, Barachini ha ribadito che la capacità umana di creare contenuti originali rimane la vera difesa contro l’omologazione.
In conclusione, il sottosegretario ha evidenziato la necessità di evitare l’effetto boomerang, in cui le piattaforme digitali sostituiscono il lavoro degli editori e dei giornalisti. Il buon giornalismo, secondo Barachini, rappresenta un argine cruciale per preservare la diversità e l’autenticità nell’era dell’intelligenza artificiale.