In questa settimana di inizio autunno, i prezzi di frutta e verdura di stagione registrano una significativa riduzione. Questo trend è stato analizzato dalla “Borsa della Spesa”, servizio realizzato da Borsa Merci Telematica Italiana insieme a Italmercati Rete di Imprese, e in collaborazione con Consumerismo No Profit. Questa analisi è particolarmente utile per le famiglie italiane che desiderano orientarsi verso scelte alimentari informate e consapevoli, soprattutto in un periodo come quello dedicato all’alimentazione.
Sezione dedicata ai cachi e alle castagne
Tra i frutti di stagione, i cachi stanno ritagliandosi un ruolo da protagonisti nei mercati, grazie a una produzione abbondante che comporta prezzi vantaggiosi. Nello specifico, per i cachi comuni provenienti dalla Campania, i prezzi all’ingrosso oscillano tra 1,20 e 1,80 euro al chilogrammo, in base alla grandezza del prodotto. Per la varietà emiliana, invece, i costi vanno da 1,30 euro al chilogrammo fino a raggiungere 2,20 euro al chilogrammo per i frutti di dimensioni maggiori. Questa varietà di cachi si sta rivelando molto apprezzata per il suo sapore dolce e la versatilità in cucina.
In parallelo, le castagne hanno iniziato ad essere disponibili in abbondanza, con una qualità elevata e un incremento dei quantitativi. I prezzi all’ingrosso per le castagne si collocano tra 5,00 e 5,50 euro al chilogrammo, mostrando un leggero calo rispetto ai valori iniziali della stagione. Questo elemento rappresenta una buona opportunità per i consumatori che desiderano approfittare di questi frutti autunnali, tradizionalmente usati in ricette sia dolci che salate.
Ortaggi di stagione e preparazioni autunnali
Il periodo autunnale è sinonimo di zuppe calde e nutrienti, per cui alcuni ortaggi sono particolarmente indicati. Le zucche e i porri, per esempio, sono attualmente a prezzi accessibili, favorendo la preparazione di piatti gustosi e calorici, ideali per le temperature più fresche. I prezzi delle diverse varietà di zucche, come la Moscata di Provenza, variano da 0,50 a 0,70 euro al chilogrammo, mentre le varietà Butternut e Lunga Violina si attestano intorno a 0,90 euro al chilogrammo.
Anche i porri, un altro ingrediente fondamentale per le zuppe, risultano convenienti. Il loro prezzo all’ingrosso va da 1,50 a 1,70 euro al chilogrammo, rendendoli una scelta interessante per i consumatori. Oltre a questi, anche le verdure a foglia mostrano un calo dei prezzi, grazie a una maggiore produzione, in gran parte locale. Tra queste, il cavolo nero ha superato la soglia di 2,00 euro al chilogrammo, mentre gli spinaci ricci sono disponibili intorno a 1,50 euro. Le cime di rapa, anch’esse molto utilizzate nella cucina italiana, presentano un prezzo che varia tra 1,30 e 1,60 euro al chilogrammo.
Andamento del pescato e opportunità di mercato
Rimanendo nel contesto dell’alimentazione, è importante menzionare l’andamento del mercato del pesce, che subisce l’impatto del fermo pesca sul versante tirrenico. Le attività di cattura si concentrano attualmente nel Mar Adriatico, dove un’abbondante disponibilità di pesce ha portato a prezzi vantaggiosi per diverse specie. Le pannocchie, ad esempio, sono in vendita a prezzi che variano da 3,00 a 5,00 euro al chilogrammo, mentre le mazzancolle, per lo più di piccole dimensioni, sono disponibili a prezzi compresi tra 13 e 14 euro al chilogrammo.
Non mancano inoltre le ostriche, che presentano una fascia di prezzo regolare di circa 6,00-7,00 euro al chilogrammo per le tipologie più comuni, mentre per le varietà pregiate i costi possono arrivare fino a 20 euro al chilogrammo. Infine, l’offerta di calamari è in forte crescita, e i prezzi per quelli di piccole dimensioni si attestano intorno a 15,00 euro al chilogrammo, arrivando a 20 euro per i più grandi. Questo autunno, i consumatori possono dunque beneficiare di una varietà di opzioni alimentari fresche e a prezzi accessibili, favorendo un’alimentazione quotidiana sana e sostenibile.