Hezbollah: il ruolo nel contesto dell’assedio di Gaza City.

Israele concentra le sue forze su Gaza City, mentre Hezbollah rimane in attesa

Israele continua la sua operazione nella Striscia di Gaza e si prepara ad accerchiare Gaza City, dove le truppe delle IDF sono già entrate. Non c’è alcuna discussione su un possibile cessate il fuoco al momento, secondo il portavoce delle IDF Daniel Hagari. “Abbiamo completato l’accerchiamento di Gaza City, il centro dell’attività di Hamas”, ha affermato. Nel frattempo, Israele sembra non voler dedicare troppa attenzione ai gruppi terroristici sostenuti dall’Iran, come Hezbollah e gli Houthi dello Yemen.

L’attesa per il discorso di Nasrallah

Oggi potrebbe essere una giornata cruciale per Hezbollah. Il segretario generale del partito sciita libanese, Hassan Nasrallah, apparirà in televisione per la prima volta dall’inizio del conflitto tra Hamas e Israele. I media arabi si chiedono se il suo discorso porterà qualcosa di nuovo e se esprimerà un sostegno chiaro ai suoi alleati contro Israele. Nasrallah, solitamente presente sui media, è stato a lungo assente dagli schermi. Hezbollah sembra combattuto tra il mantenimento dell’immagine di “movimento di resistenza” e la riluttanza a coinvolgere il Libano in una guerra totale.

Le aspettative su Hezbollah e le sue perdite

Musa Abu Marzouk, membro dell’ufficio politico di Hamas, ha dichiarato che “ci si aspetta molto da Hezbollah”. Tuttavia, fonti informate hanno riferito che il partito sciita sta cercando di limitare le sue perdite negli scontri con Israele, che hanno già causato la morte di circa 50 combattenti. Per compensare il suo lungo silenzio, Nasrallah ha chiesto al suo partito di chiamare i combattenti uccisi “martiri sulla via per Gerusalemme”. Questo ha suscitato ironia da parte di attivisti libanesi anti-Hezbollah sui social media, che hanno adottato l’hashtag “Martiri sulla via del palo”, riferendosi alla torre di comunicazione installata dall’IDF sul lato libanese.

La situazione politica e le preoccupazioni internazionali

Il ministro degli Esteri libanese Abdullah Abu Habib ha dichiarato che il Libano, compreso Hezbollah, non vuole la guerra. Ha sottolineato la pressione occidentale su Hezbollah affinché non si coinvolga in un conflitto. Tuttavia, ha anche affermato che è necessaria la stessa pressione su Israele. Gli Stati Uniti stanno monitorando attentamente le mosse di Hezbollah e hanno dispiegato ulteriori risorse nella regione per proteggere le proprie forze armate. La Casa Bianca ha dichiarato di non avere indicazioni che Hezbollah sia pronto ad agire con forza, ma rimane preoccupata per gli attacchi contro le forze israeliane provenienti dal Libano.