Hamas, l’organizzazione palestinese, si è armata fino ai denti con un arsenale di armi letali. Missili anticarro, missili a guida laser, lanciagranate, fucili da cecchino di ultima generazione, droni da attacco e molto altro ancora. Queste armi, descritte da un analista citato dal Washington Post, sono diventate una minaccia significativa per Israele.
L’arsenale di Hamas è stato costruito nel corso degli ultimi dieci anni, grazie all’importazione di armi provenienti da diverse parti del mondo, tra cui Iraq, Siria, Libia, Sudan, Iran e Corea del Nord. Alcune armi sono state assemblate all’interno della Striscia di Gaza, in officine situate nei tunnel sotterranei.
Le forze militari di Hamas, composte da circa 30.000 uomini, sono ben addestrate e armate, tanto da assomigliare a forze regolari. Questo è stato confermato da Michael Milshtein, ex responsabile del dipartimento palestinese delle forze israeliane e analista al Dayan Center dell’Università di Tel Aviv.
Secondo Avi Melamed, ex ufficiale dell’intelligence israeliana e fondatore dell’Inside the Middle East Institute, Hamas è armata in modo massiccio. Le armi a disposizione dell’organizzazione includono missili anticarro come il Bulsae-2, una copia del sovietico Fagot, e il Rpg-7 di origine russa. Inoltre, ci sono anche missili del tipo Kornet e Konkurs, l’iraniano Raad e il Malyutka sovietico.
L’arsenale di Hamas rappresenta una sfida significativa per l’esercito israeliano, soprattutto in un contesto di combattimento urbano. L’organizzazione utilizza queste armi per difendere la Striscia di Gaza e respingere le forze israeliane. Nonostante la superiorità tecnologica di Israele, la resistenza di Hamas ha dimostrato di essere una forza da non sottovalutare.