La guerra in corso da oltre 600 giorni nel sud dell’Ucraina vive una fase cruciale. Il comando di Kiev ha reso noto che i militari russi hanno bombardato il villaggio di Pishchanivka, nella regione di Kherson, zona occupata dalle forze di Mosca. Questo implica la presenza di combattenti di Kiev all’interno del territorio. In precedenza, era stata bombardata la riva ucraina del fiume Dnipro, con diverse vittime civili.
Secondo il bollettino dell’intelligence militare britannica, il ponte di Crimea rimane un collegamento vitale per sostenere l’occupazione russa in Crimea e nel sud dell’Ucraina. Tuttavia, la sua “struttura vulnerabile” è sotto la minaccia di attacchi da parte di Kiev, rappresentando un significativo fardello per la Russia, che è costretta a utilizzare forze per la sua difesa che potrebbero essere impiegate altrove.
Il vice primo ministro russo Marat Khusnullin ha dichiarato che i danni causati dall’attacco ucraino al ponte di Crimea lo scorso luglio sono stati riparati prima del previsto. Nonostante il ponte sia pienamente operativo, il suo uso rimane ristretto a causa delle procedure introdotte dopo il primo attacco ucraino nell’ottobre 2022. Camion e carburante continuano ad arrivare via traghetto.
Il ponte di Crimea rappresenta un collegamento vitale per l’occupazione russa della Crimea e le sue forze nel sud dell’Ucraina. Tuttavia, secondo il bollettino dell’intelligence britannica, è anche un significativo fardello di sicurezza che richiede una protezione a più livelli. La Russia deve utilizzare sistemi di difesa aerea e personale che potrebbero essere impiegati altrove. La fiducia delle forze di sicurezza russe nella loro capacità di difendere il ponte continuerà ad essere minacciata dall’ingegnosità dei militari e dei servizi di sicurezza.