L’intelligence britannica ha recentemente pubblicato un rapporto sulle azioni delle autorità russe nel manipolare l’opinione pubblica attraverso l’uso del termine “agente straniero”. Secondo il rapporto, questo termine viene utilizzato per sostenere una narrazione anti-occidentale e bellicista promossa dal governo russo. Il documento britannico fa riferimento a un sondaggio condotto dal Centro statale russo di ricerca sull’opinione pubblica (VTsIOM), che ha riportato che il 61% dei russi intervistati considera gli “agenti stranieri” come traditori che diffondono menzogne sulla Russia. Questa indagine riflette le restrizioni sempre più stringenti alla libertà di espressione in Russia, che sono state ampliate dopo l’invasione dell’Ucraina. Secondo l’intelligence britannica, queste restrizioni rendono sempre più difficile esprimere punti di vista divergenti dalla linea ufficiale del governo russo, compreso il dissenso riguardante la guerra.