Guerra Israele Hamas: Ultime Notizie Oggi 12 Novembre

Gli Stati Uniti richiedono spiegazioni sulle dichiarazioni di Netanyahu su Gaza

Secondo una fonte americana citata dal Times of Israel, gli Stati Uniti hanno chiesto chiarimenti in merito alle dichiarazioni del primo ministro israeliano Benjamin Netanyahu riguardo alla responsabilità della sicurezza a Gaza dopo la guerra. Queste dichiarazioni erano state inizialmente riportate dall’emittente israeliana Kan.

Netanyahu si oppone al ritorno dell’Autorità Nazionale Palestinese (ANP) a Gaza una volta conclusa la guerra con Hamas, mentre Washington ha come obiettivo il ritorno dell’ANP nella regione.

Le parole di Netanyahu su Gaza e l’ANP

Durante un discorso, Netanyahu ha affermato che non ci sarà un’autorità civile a Gaza che insegni ai propri figli a odiare Israele e a uccidere gli israeliani. Ha anche criticato l’ANP per il pagamento alle famiglie degli assassini in base al numero di israeliani uccisi e per il mancato condannare un recente massacro.

Il primo ministro ha sottolineato l’importanza del controllo di sicurezza e ha affermato che Israele continuerà a difendersi nonostante le pressioni internazionali. Ha anche invitato i leader mondiali a sostenere Israele e a non cedere a nessuna pressione. Netanyahu ha concluso il suo discorso affermando che Hamas deve essere eliminato per garantire la pace e la sicurezza e per assicurare il futuro dello Stato di Israele.

L’OMS perde i contatti con l’ospedale al Shifa

L’Organizzazione Mondiale della Sanità (OMS) ha dichiarato di aver perso le comunicazioni con i propri contatti presso l’ospedale al Shifa, nel nord della Striscia di Gaza. L’OMS ha affermato che i continui attacchi all’ospedale stanno impedendo al personale e ai pazienti di evacuare a causa delle risorse limitate.

Medici Senza Frontiere ha confermato che i bombardamenti costanti stanno ostacolando l’evacuazione del più grande ospedale di Gaza. L’esercito israeliano ha ammesso gli scontri con i miliziani di Hamas nei pressi dell’ospedale, ma ha negato di aver sparato o di aver posto sotto assedio il centro medico.