La tensione tra Israele e l’Onu è alle stelle. L’ambasciatore israeliano alle Nazioni Unite, Gilad Erdan, ha chiesto le dimissioni del segretario generale Antonio Guterres dopo le sue dichiarazioni sulla situazione in Medio Oriente. Guterres ha affermato che l’attacco di Hamas è avvenuto a causa dell’occupazione di lunga data dei palestinesi da parte di Israele. Erdan ha definito queste parole “scioccanti” e ha dichiarato che Guterres non è adatto a guidare l’Onu. Il ministro degli Esteri israeliano, Eli Cohen, ha anche annullato un incontro con Guterres.
Crisi a Gaza, Onu: “Manca carburante”. Idf: “Chiedetelo ad Hamas”
A Gaza si sta verificando una grave crisi umanitaria, con la mancanza di carburante che sta causando problemi ai sistemi idrici. L’UNRWA, l’agenzia delle Nazioni Unite per i rifugiati palestinesi, ha avvertito che sarà costretta a interrompere le sue operazioni se non verrà consegnato del carburante. Tuttavia, l’esercito israeliano ha risposto che ci sono serbatoi di carburante all’interno di Gaza e ha invitato l’UNRWA a chiedere ad Hamas di fornirne.
Ostaggi, colloqui difficili
Sono in corso colloqui per il rilascio degli ostaggi tenuti da Hamas a Gaza, ma le trattative sono complicate da diversi fattori. Nel frattempo, è fallita una trattativa tra Hamas e Israele per il rilascio di 50 ostaggi in cambio di carburante. Israele teme che il carburante possa finire nelle mani di Hamas e essere utilizzato per ulteriori attacchi.
Offensiva di terra si avvicina, lo spettro di una lunga guerra
Israele si sta preparando per un’eventuale offensiva di terra a Gaza. Il capo di Stato maggiore dell’IDF, il tenente generale Herzi Halevi, ha dichiarato che Israele prenderà una decisione politica sulla forma e il momento dell’offensiva. Halevi ha sottolineato che Israele sta sfruttando ogni minuto per prepararsi al meglio e che sta colpendo il nemico e distruggendo le infrastrutture.
Il primo ministro israeliano Benjamin Netanyahu ha avvertito che la lotta contro Hamas potrebbe essere una lunga guerra. La situazione in Medio Oriente rimane quindi estremamente tesa, con richieste di cessate il fuoco da parte delle Nazioni Unite e il rischio di un’offensiva di terra imminente.