Il cinema Modernissimo di Bologna è stato gremito di fan entusiasti per l’atteso evento di presentazione del nuovo disco di Francesco Guccini, intitolato ‘Canzoni da osteria’. Tra il pubblico, il presidente della Regione Emilia-Romagna e il sindaco Matteo Lepore, mentre molti fan che avevano acquistato il disco sono rimasti fuori a causa dell’affollamento. Scherzando sulla sua mancanza di abitudine alla città, Guccini ha confessato di non vedere l’ora di ritirarsi a Pavana, il suo rifugio tra i lupi.
Durante la presentazione, Guccini ha condiviso aneddoti legati ad ogni traccia dell’album. “Abbiamo scelto 14 canzoni, ma ne abbiamo lasciate fuori molte altre. Per ogni canzone che registri, ne scarti altre 3 o 4”, ha spiegato il cantautore, sottolineando come alcuni brani “impossibili” come “Mamì, Le nostre domande, Terra e Acqua” abbiano trovato spazio nell’album ‘Canzoni da intorto’, di cui il nuovo disco rappresenta una naturale continuazione.
Guccini ha ricordato le serate trascorse all’osteria delle Dame o da Loretta, un altro locale frequentato da amici musicisti bolognesi, dove si suonava fino a tarda notte un vasto repertorio che spaziava da Bella Ciao alle canzoni popolari, da Bob Dylan agli inni nazionali. Tra gli inni, Guccini ha citato quello dei giovani peronisti, che ha intonato dal palco, e quello di Mameli, che ha ironicamente commentato come “una gran stoneria” e che dovrebbe essere vietato ai calciatori.
Rivolgendosi al passato, Guccini ha descritto le osterie come luoghi tristi e romantici, frequentati da studenti di diverse nazionalità. Alle Dame, in particolare, si potevano trovare gruppi di fan dei Beatles, amanti della musica folk anglo-americana e appassionati delle canzoni popolari italiane. Guccini ha ricordato anche un gruppo di pavullesi, che amava le canzoni popolari ma non era molto serio nelle prove. In fondo a via Marconi, invece, c’era una cantina frequentata da diversi gruppi etnici, tra cui italiani, greci e latinoamericani.
Con ‘Canzoni da osteria’, Francesco Guccini offre al pubblico un viaggio emozionante nella musica e nei ricordi legati alle serate trascorse in osteria, un repertorio che rappresenta una parte importante della sua carriera artistica. Il nuovo disco è un omaggio a quei luoghi e a quelle canzoni che hanno segnato la sua vita e che continuano ad emozionare il pubblico di ogni generazione.