“Grillo trasforma il dolore in uno show: le parole di Bongiorno sull’evoluzione del comico”

La presidente della Commissione Giustizia del Senato, Giulia Bongiorno, ha replicato alle critiche del comico Beppe Grillo riguardo al suo ruolo di avvocato difensore della giovane donna che accusa di stupro il figlio di Grillo e altri tre suoi amici. Durante uno spettacolo televisivo condotto da Fabio Fazio su Tv Nove, Grillo aveva attaccato Bongiorno, definendo la vicenda una farsa. In risposta, Bongiorno ha dichiarato che la sua assistita è devastata e ha persino tentato il suicidio, sottolineando la gravità di trasformare una sofferenza così profonda in uno show comico.

La sofferenza della donna massacrata due volte

Bongiorno ha espresso il suo profondo dolore per la situazione, affermando che la sua assistita è stata massacrata due volte. La giovane donna ha dichiarato di essere devastata e di aver tentato il suicidio, un dolore immenso che non può essere minimizzato o trasformato in una farsa. Bongiorno ha sottolineato la gravità di questa situazione, evidenziando come Grillo abbia trattato con leggerezza una vicenda così delicata.

La risposta di Bongiorno a Grillo

La presidente della Commissione Giustizia del Senato ha risposto alle critiche di Grillo durante un’intervista al Tg1. Bongiorno ha ribadito che la sofferenza della sua assistita non può essere trasformata in uno spettacolo comico, definendo questa situazione gravissima. Ha sottolineato che la giovane donna ha già subito abbastanza e che è inaccettabile che la sua sofferenza venga strumentalizzata per fini di intrattenimento. Bongiorno ha difeso il suo ruolo di avvocato difensore, affermando che è suo dovere rappresentare e tutelare i diritti della sua assistita.

In conclusione, Giulia Bongiorno ha risposto alle critiche di Beppe Grillo riguardo al suo ruolo di avvocato difensore nella vicenda di stupro che coinvolge il figlio di Grillo e altri tre suoi amici. Ha sottolineato la gravità di trasformare la sofferenza della sua assistita in una farsa e ha difeso il suo impegno nel tutelare i diritti della giovane donna. Bongiorno ha ribadito che la sofferenza della sua assistita non può essere strumentalizzata per fini di intrattenimento e che è importante affrontare questa vicenda con la serietà e la sensibilità che merita.