Un avvocato del Foro di Bergamo ha opposto resistenza quando un addetto alla vigilanza del Tribunale di Como gli ha chiesto di misurare la temperatura e mostrare il Green pass durante l’emergenza Covid. Il legale ha ritenuto che l’addetto alla sicurezza non fosse legittimato a fare questa richiesta e ha fatto intervenire la Polizia giudiziaria. Inoltre, ha presentato una segnalazione alla Procura per valutare l’ipotesi di reato di violenza privata e usurpazione di funzioni pubbliche.
Tuttavia, il giudice Carlo Cecchetti ha archiviato la posizione dell’uomo della vigilanza, di 62 anni e assistito dall’avvocato Livia Zanetti (che si era opposto alla richiesta della Procura). Nel provvedimento di archiviazione, il giudice ha dichiarato che la guardia non aveva mai chiesto di identificare il querelante, ma solo di avvicinarsi al macchinario per misurare la temperatura e di mostrare il green pass, come previsto dalle normative vigenti.
Il giudice ha condannato il comportamento dell’avvocato bergamasco, affermando che durante quel periodo sarebbe stato auspicabile che tutti i membri della collettività collaborassero pienamente per superare le difficoltà legate all’emergenza, soprattutto coloro che cooperavano con l’amministrazione della giustizia.