Con una cerimonia solenne svoltasi nella prestigiosa cornice del Campidoglio (Aula Giulio Cesare), si è conclusa la 22esima edizione del Concorso Enologico Internazionale Città del Vino e Grappa Award. L’evento ha visto la partecipazione di oltre 1.300 campioni di vino provenienti da 11 Paesi, celebrando l’eccellenza enologica con 48 Gran Medaglie d’Oro e 318 Medaglie d’Oro, di cui rispettivamente 38 e 269 assegnate a vini italiani.
Il riconoscimento del punteggio più alto è andato al Caves Santa Marta Porto 20 Anos del Portogallo, mentre il migliore vino italiano è stato il Marche Rosso Igt Passito dell’Azienda agricola Stefano Mancinelli di Morro d’Alba.
La cerimonia di premiazione ha visto la presenza di numerose personalità di spicco, tra cui il Ministro dell’Agricoltura, della Sovranità alimentare e delle Foreste Francesco Lollobrigida. Le selezioni dei vini per l’edizione 2024 si sono svolte nel mese di maggio a Gorizia, prossima città italiana della cultura 2025.
Il ministro Lollobrigida ha sottolineato l’importanza del settore agricolo per l’economia italiana, invitando a investire sull’agricoltura, sulla qualità dei prodotti e sulle esportazioni:
“Bisogna tornare a investire sull’agricoltura, sulla qualità dei prodotti e sulle esportazioni, questo crea ricchezza che può essere poi distribuita a chi è più in difficoltà. Il Sistema Italia basato sui sindaci, sugli imprenditori e su tutte le istituzioni sia presidio e guida dal punto di vista sociale e culturale.”
Giancarlo Righini, Assessore Regionale Agricoltura Regione Lazio, ha dichiarato:
“Il Concorso Enologico Internazionale Città del Vino rappresenta una vetrina d’eccellenza per le produzioni vitivinicole del nostro territorio. La qualità dei vini presentati e i numerosi riconoscimenti ottenuti dalle aziende del Lazio testimoniano l’impegno e la passione dei nostri produttori. È fondamentale continuare a sostenere e promuovere il settore vitivinicolo, che non solo valorizza le nostre tradizioni, ma contribuisce anche allo sviluppo economico e turistico della regione. Eventi come questo dimostrano come la sinergia tra istituzioni, imprenditori e comunità locali possa portare a risultati straordinari.”
Sabrina Alfonsi, Assessora all’Agricoltura, Ambiente e Ciclo dei Rifiuti di Roma Capitale, ha sottolineato l’importanza dell’evento per la promozione della produzione vitivinicola di alta qualità:
“Siamo convinti che la promozione del vino e della sua cultura, insieme alle eccellenze della nostra enogastronomia, siano strategici per la valorizzazione del territorio di Roma e del Lazio, anche dal punto di vista turistico. Il fatto che oggi Roma sia stata scelta per la chiusura di un evento di respiro internazionale ci riempie di soddisfazione.”
Angelo Radica, presidente di Città del Vino, ha evidenziato l’importanza di parlare alle giovani generazioni del valore culturale del vino e di formare le aziende sull’enoturismo:
“Oggi come mondo enologico italiano abbiamo due tipi di necessità: da una parte quella di parlare alle giovani generazioni rispetto all’uso consapevole e al valore culturale del vino; dall’altra quella di formare le aziende e i produttori sul valore dell’enoturismo e le politiche di accoglienza turistica. Il concorso valuta i vini non solo per la loro qualità tecnica, ma per il loro legame con il territorio e la capacità di emozionare.”
Alberto Bertucci, vicepresidente nazionale e coordinatore regionale delle Città del Vino del Lazio, ha espresso il suo entusiasmo per il successo dell’evento, affermando che il concorso:
“Evidenzia la qualità dei vini prodotti dai territori italiani, in particolare si è complimentato per l’eccellenza dei vini del Lazio.”
In evidenza i successi dei vini dei Castelli Romani, con 7 storiche cantine premiate per 9 vini prodotti. Tra questi, l’Azienda Agricola Giulio Pesoli di Ariccia ha ricevuto un premio speciale per il miglior Vermentino e Mondo Merlot. Premi anche per l’azienda Fabio Aldo e figli e Dino Limiti di Marino con il sindaco Cecchetti, oltre al Nero Ferrigno Spumante Brut Cesanese delle Cantine San Marco e il Cesanese Maggiore 2022 dell’Azienda Agricola L’Olivella di Frascati. Da Velletri, l’Azienda Agricola Casale Cinque Scudi ha trionfato con un Merlot 100%, mentre Cantine Silvestri di Lanuvio ha ottenuto riconoscimenti per il suo Syrah 100%.
Altri premiati includono i vini di Piglio con il sindaco Felli Vice coordinatore del Lazio con il cesanese rosato dell’azienda Vela Tiziana e la vice coordinatrice Veronica Viglietti di Lanuvio con la Cantina Silvestri, CantinAmena e Mingotti, Sabaudia con il sindaco Mosca ed i vini della Cantina Maccotta Fortunato con uno Shyra 2022 e Cantine Sant’Andrea. I vini di Monte Compatri della Cantina Iacoponi Lorenzo, il sindaco di Cellere azienda biologica Lotti Viterbo, Casale del Giglio Mater Matuta e Serrone con il sindaco Proietto e la cantina Marco Terenzi.
L’evento, conclude Alberto Bertucci, ha ribadito l’importanza del settore vitivinicolo come traino per l’economia italiana, confermando il valore della tradizione e dell’innovazione nel campo dell’enologia. La qualità dei vini italiani continua a essere un simbolo di eccellenza nel panorama internazionale, con una forte connessione tra territorio, cultura e imprenditorialità.