Giuseppe Gibilisco, campione del mondo di salto con l’asta, ha vissuto un’esperienza drammatica che lo ha portato a un punto critico della sua vita. Oggi, a 45 anni, l’atleta siciliano ricorda i momenti bui che hanno segnato la sua esistenza, rendendo evidente la fragilità dell’essere umano anche per chi ha raggiunto vette altissime. La sua storia è un viaggio attraverso la sofferenza, la resilienza e la speranza di una seconda opportunità.
La carriera di un campione tra successi e cadute
Giuseppe Gibilisco è un nome legato a doppio filo con la storia dell’atletica. Nel 2003 ha conquistato la medaglia d’oro ai Mondiali di atletica a Parigi, stabilendo il record nazionale di salto con l’asta a 5,90 metri. Questo trionfo ha rappresentato il culmine della sua carriera, coronata anche dal bronzo alle Olimpiadi di Atene nel 2004. Tuttavia, dopo anni di successi, la sua carriera ha subito una brusca interruzione nel 2007 a causa di una condanna per doping. La squalifica di due anni è stata successivamente annullata dal Tribunale Arbitrale dello Sport di Losanna, ma il danno era già stato fatto. L’atleta ha affrontato la disperazione in seguito alla rottura con il gruppo sportivo della Guardia di Finanza, molto di più di una semplice perdita professionale.
Durante quel periodo, Gibilisco ha toccato il fondo. La mancanza di risorse economiche, confermata dalla cifra di 43 euro sul suo conto in banca, ha intensificato il suo stato di angoscia. Ha ammesso di aver contemplato gesti estremi e di aver preso in mano la pistola d’ordinanza con intenti suicidi. Un racconto straziante che rivela quanto possa essere fragile la vita di chi, nonostante il successo, non ha trovato il supporto necessario durante un momento di crisi.
La rinascita: nuove sfide come assessore a Siracusa
Oggi Giuseppe Gibilisco ha ripreso in mano la sua vita e ha assunto un ruolo attivo come assessore allo sport e al tempo libero nel comune di Siracusa. In questa nuova veste, è determinato a fornire opportunità ai giovani atleti della sua città, immaginando uno sviluppo delle infrastrutture sportive. “A gennaio partiranno i lavori per un nuovo palazzetto,” annuncia Gibilisco, promettendo un’area attrezzata in grado di ospitare attività sportive anche nei mesi invernali. L’idea di creare un polo del salto con l’asta, dove i ragazzi possano allenarsi e crescere, rappresenta per lui un modo per restituire alla comunità ciò che ha ricevuto in passato.
La sua visione si estende oltre il semplice sviluppo di impianti sportivi. Gibilisco desidera formare atleti capaci di affrontare le sfide del mondo moderno, ma anche di prepararsi mentalmente ed emotivamente per le difficoltà che possono sorgere nel percorso sportivo. Il suo sogno di educare i giovani sportivi si esprime attraverso progetti mirati che mirano a costruire non solo “campioni”, ma uomini e donne pronti a vivere e affrontare la vita con forza e determinazione.
Un passato difficile e l’ombra del doping: la testimonianza di un sopravvissuto
Il cammino di Gibilisco non è stato privo di ostacoli. Le cicatrici lasciate dalla battaglia contro il doping e le ingiustizie subite lo hanno segnato a vita. Richiamando questi ricordi, l’ex atleta si sente ancora ferito dal dolore dell’accusa ingiusta, che è stata un attacco diretto alla sua integrità. “Ero solo contro tutti, accusato di doping,” racconta, suggerendo come questa accusa, perlopiù basata su illazioni, fosse inaccettabile e devastante. L’archiviazione del suo caso ha rappresentato un segno di giustizia, ma non ha cancellato il tempo perso né la sofferenza provata.
Gibilisco parla apertamente del suo legame con Marco Pantani, storico ciclista scomparso, riflettendo su come entrambi abbiano subito il peso di un sistema che, talvolta, sembra più interessato a punire che a comprendere. La sua storia è una testimonianza di resistenza e speranza, che si traduce in una rassicurazione per chi potrebbe trovare conforto nelle sue parole. Nonostante gli strascichi del passato, oggi vive come un “sopravvissuto”, pronto a condividere la sua esperienza e a cercare di cambiare le cose per le generazioni future. Gibilisco è un esempio di come si possa ripartire e ricostruire, affrontando la vita con un nuovo slancio.