Giulia, simbolo di resistenza: il calcio si schiera contro la violenza sulle donne

President of the Italian Football Federation (FIGC) Gabriele Gravina attends a press conference at the Coverciano traning centre near Florence, Florence, Italy, 04 September 2023 ANSA/CLAUDIO GIOVANNINI

Un applauso per Giulia e le vittime di femminicidio

La Figc promuove un momento di condivisione e denuncia della violenza di genere su tutti i campi di calcio in Italia. Prima delle partite del fine settimana, dalla Serie A ai campionati giovanili, calciatrici, calciatori e pubblico si uniscono per ricordare le vittime di questa tragedia. L’obiettivo è rendere ancora più forte il grido di denuncia e contribuire all’eliminazione di questi orribili crimini.

Il presidente federale Gabriele Gravina dichiara: “Uniamo la nostra voce al grido di tante donne vittime di violenza. La Figc e il mondo del calcio vogliono fare la propria parte per costruire una cultura del rispetto e educare i giovani”.

La campagna promossa dalla Federazione in occasione della giornata internazionale per l’eliminazione della violenza sulle donne ha come claim “1-5-2-2. Ci sono tattiche che scrivono la storia. Altre che la cambiano”. Le calciatrici, i calciatori della Nazionale e i due commissari tecnici Luciano Spalletti e Andrea Soncin si sono uniti a sostegno dell’1522, il numero attivato dalla Presidenza del Consiglio dei Ministri-Dipartimento per le Pari Opportunità. Inoltre, l’esterno dell’auditorium di Coverciano sarà illuminato di rosso.

Prima delle partite di Serie A e Serie B Femminile, le due squadre, gli allenatori e gli arbitri poseranno per una foto di gruppo dietro il cartello #MAIPIÙ, esposto al momento dell’allineamento prima di ogni partita. Gli allenatori e gli arbitri indosseranno un adesivo raffigurante il numero 1522 e l’hashtag #MAIPIÙ. I direttori di gara scenderanno in campo con un segno rosso sulla guancia, simbolo della campagna.

Questo gesto di solidarietà e impegno dimostra che il calcio italiano si schiera contro la violenza di genere e si impegna a costruire una società più rispettosa e consapevole. È un modo per ricordare Giulia e tutte le vittime di femminicidio, affinché la loro voce non venga dimenticata e per promuovere un cambiamento culturale che ponga fine a questa terribile realtà.

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