“Giulia Cecchettin: Un Minuto di Silenzio nelle Scuole per Onorare la Scomparsa di una Giovane Promessa”

La fiaccolata per Giulia Cecchettin a Padova, 20 novembre 2023. ANSA/ NICOLA FOSSELLA

L’Italia si mobilita contro la violenza sulle donne

L’omicidio di Giulia Cecchettin, uccisa dal suo ex ragazzo, ha scosso profondamente il paese e ha portato a una serie di iniziative per ricordarla e per sensibilizzare sulla violenza di genere. Sit-in, flash mob, cortei e licei occupati sono solo alcune delle azioni che precedono le grandi manifestazioni previste per sabato prossimo, in occasione della Giornata internazionale per l’eliminazione della violenza sulle donne, istituita dall’Onu.

Scuole e università sono in prima linea nella lotta contro la violenza di genere. Il ministro dell’Istruzione e del merito, Giuseppe Valditara, ha promosso un minuto di silenzio in tutti gli istituti per le donne vittime di violenze. Inoltre, presenterà domani le Linee guida del progetto contro la violenza di genere.

Gli studenti di Roma hanno deciso di fare ancora di più. Il movimento Osa ha organizzato “una giornata di rabbia” nelle scuole e nelle università. Il liceo Machiavelli è stato occupato “per Giulia e contro ogni femminicidio. Mai più vittime”, è lo slogan.

Nel frattempo, l’accettazione di Filippo Turetta di tornare in Italia accelera la possibilità di procedere con la sua estradizione. Il procuratore capo di Venezia, Bruno Cherchi, ha spiegato che sono stati avviati contatti con la magistratura tedesca e che i tempi dell’estradizione dipendono da loro. Cherchi ha sottolineato l’importanza di mettere insieme tutti gli elementi dell’indagine per ottenere una visione completa dei fatti.

Il corpo di Giulia è stato ritrovato e ciò ha portato a un cambiamento dell’accusa a Filippo Turetta, che ora è accusato di omicidio volontario. Tuttavia, sono necessari ulteriori accertamenti tecnici e l’ascolto della versione dei fatti di Turetta per avere una visione completa della situazione.

La richiesta di estradizione di Turetta non è ancora arrivata al tribunale di Naumburg. Non è stato possibile ottenere informazioni sui tempi necessari per la richiesta e la procedura.

La famiglia di Giulia e di Filippo hanno avuto un contatto tramite messaggio whatsapp. Nicola Turetta ha espresso il suo cordoglio e ha chiesto perdono, sottolineando che Filippo dovrà pagare per ciò che ha fatto.

Il leader della Lega, Matteo Salvini, ha sottolineato l’importanza del ruolo della famiglia nell’educazione dei giovani. Ha affermato che la scuola, la società e le istituzioni hanno il loro ruolo, ma la famiglia deve fare la sua parte. Ha sottolineato che è necessario affrontare il problema della violenza di genere non solo a scuola, ma anche in famiglia.

La sorella di Giulia, Elena Cecchettin, ha invitato i ragazzi a riflettere sul loro comportamento e a prendere coscienza del privilegio che gli uomini hanno nella società. Ha sottolineato che è importante che gli uomini facciano un esame di coscienza e si rendano conto del loro ruolo nella lotta contro la violenza sulle donne.

La rettrice dell’Università di Padova, Maddalena Mapelli, ha annunciato che la laurea di Giulia si terrà comunque, rispettando il dolore della famiglia e le tempistiche che loro vorranno accettare.

La presidente dell’Eurocamera, Roberta Metsola, ha sottolineato l’importanza di un quadro di protezione adeguato e di condanne più severe per gli aggressori. Ha affermato che è necessario porre fine alla cecità istituzionale verso i femminicidi e che la giustizia è un sostegno per coloro che sopravvivono.

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