Stefano Valdegamberi: “Non mi sento colpevole né un mostro”
Il consigliere regionale veneto, Stefano Valdegamberi, ha risposto alle accuse mosse nei suoi confronti riguardo al suo post su Facebook, in cui attaccava Elena Cecchettin, sorella dell’ultima vittima di femminicidio. Valdegamberi ha dichiarato: “Il mio commento? Mi sono espresso nei confronti di una persona, la sorella di Giulia Ceccherin, che ha praticamente scagionato il vero colpevole dell’omicidio, mettendo invece la croce addosso a tutti noi, ai maschi. Ma io non mi sento né colpevole, né un mostro…”.
Il politico veneto ha sottolineato che non crede che la violenza di genere sia un fatto sociale, ma piuttosto una responsabilità individuale. Ha affermato: “Casomai dobbiamo porci il problema della mancanza di valori, in famiglia, ad esempio”. Valdegamberi ha anche citato un caso di stalking in cui un uomo è stato vittima di una donna, per dimostrare che il problema non è solo maschile.
Valdegamberi ha criticato coloro che seguono modelli sbagliati, in particolare i giovani, e ha menzionato i rapper che incitano alla violenza. Ha affermato: “E molti pensano che in questa società tutto è dovuto, che si possa fare tutto. E questo non è solo un problema del maschio”. Ha anche attaccato la sorella di Giulia Ceccherin, definendo il suo mondo come “immagini raccapriccianti, allusioni sataniche, persone ritratte sanguinanti e seghe elettriche… e allora mi domando come si possa salire su un piedistallo e fare la lezioncina al maschio, ma forse sono io che sono all’antica”.
Infine, Valdegamberi ha voluto chiarire due punti. Ha respinto l’accusa di essere filo-russo, affermando che non ha nulla a che fare con la storia in questione. Ha anche ribadito la sua posizione sulle sanzioni contro la Russia, sostenendo di aver sempre pensato che fossero un errore. Ha ricordato di essere stato il più votato in regione con la lista Zaia, ma ha precisato di non essere più iscritto alla Lega, avendo lasciato scadere la tessera l’anno scorso.
In conclusione, Stefano Valdegamberi ha difeso le sue posizioni e ha respinto le accuse mosse nei suoi confronti. Ha sottolineato che la violenza di genere è una responsabilità individuale e ha criticato coloro che seguono modelli sbagliati. Ha anche chiarito la sua posizione sulla questione russa e sulla sua appartenenza alla Lega.