Giulia Cecchettin, consigliere Lega attacca la sorella: scandalo e polemiche scuotono il partito

Polemica sulle parole di Valdegamberi

Il consigliere regionale della lista Zaia, Stefano Valdegamberi, ha scatenato una polemica con il suo commento sui social riguardo all’intervista di Elena Cecchettin, sorella della vittima di femminicidio Giulia Cecchettin. Valdegamberi ha espresso dubbi sulla sincerità delle dichiarazioni di Elena e ha sollevato sospetti che spera vengano valutati dai magistrati. Questo commento ha suscitato indignazione e critiche da parte di vari esponenti politici.

Angelo Bonelli, co-portavoce nazionale di Europa Verde e deputato di Alleanza Verdi e Sinistra, ha definito le parole di Valdegamberi “indecenti” e ha annunciato di presentare un’interrogazione parlamentare indirizzata alla premier Meloni. Bonelli ha sottolineato che non ci sono elementi che giustifichino un’indagine sulla sorella di Giulia Cecchettin e ha condannato le insinuazioni del consigliere regionale.

Rachele Scarpa, deputata del Pd, ha criticato duramente Valdegamberi per aver messo in discussione l’esistenza della società patriarcale e della cultura dello stupro. Scarpa ha definito il suo comunicato disgustoso e ha accusato il consigliere di commettere violenza e di alimentare la cultura che uccide invece di combatterla. Ha chiesto le dimissioni immediate di Valdegamberi, sottolineando che le sue parole inquinano il dibattito pubblico e mettono in pericolo tutte le donne.

Alessandro Zan, responsabile Diritti del Partito Democratico, ha espresso solidarietà a Elena Cecchettin per l’attacco oltraggioso e delirante di Valdegamberi. Ha definito inconcepibile che al dolore si aggiunga la violenza istituzionale per aver ribadito una verità sacrosanta che destabilizza chi alimenta il sistema patriarcale tossico.

La polemica sulle parole di Valdegamberi evidenzia ancora una volta la sensibilità e l’importanza del dibattito sui femminicidi e sulla violenza di genere. Le dichiarazioni del consigliere regionale hanno sollevato indignazione e hanno messo in luce la necessità di un linguaggio e di comportamenti istituzionali rispettosi e attenti alle vittime e alle loro famiglie. La lotta contro la cultura patriarcale e la violenza sulle donne richiede un impegno costante e una responsabilità da parte di tutti i membri della società.

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