Un episodio sorprendente è avvenuto a Trento, dove un giovane è stato fermato dalla Polizia locale mentre utilizzava il suo monopattino elettrico a velocità ben superiori a quelle consentite. La situazione, che ha suscitato l’attenzione di passanti e dei media, evidenzia importanti questioni riguardanti la sicurezza stradale e la necessità di rispettare le normative vigenti in materia di veicoli a motore.
L’inseguimento e il fermo della Polizia locale
Nella mattinata di ieri, durante un regolare pattugliamento in via Mesiano, nei pressi dell’università, gli agenti della Polizia locale hanno notato un giovane sfrecciare sul suo monopattino con un comportamento decisamente imprudente. I due agenti, sorpresi dall’alta velocità, hanno immediatamente invertito la marcia per inseguirlo. La corsa del monopattino si è conclusa in via Venezia, dove il giovane è stato finalmente fermato. Gli agenti hanno riscontrato ben oltre una violazione delle norme di circolazione.
Un’ulteriore verifica ha rivelato che il tachimetro del monopattino indicava una velocità di ben 56 chilometri orari, mentre la normativa prevede un limite massimo di 25 chilometri orari per i monopattini elettrici. Non solo, l’analisi del monopattino ha mostrato che la partenza non avveniva tramite un’azione di spinta, ma tramite l’acceleratore, il che rendeva il veicolo ancor più pericoloso. La potenza nominale del monopattino, identificato come di marca Joyor, era infatti superiore a quella consentita, con due motori da 1000 W ciascuno.
Le violazioni accertate
Dopo un’attenta ispezione, gli agenti hanno constatato varie violazioni, tra cui la potenza del motore, che superava i 500 W, e la velocità accertata, ben oltre i 20 chilometri orari. Queste violazioni hanno portato gli agenti a redigere un rapporto dettagliato, evidenziando la gravità della situazione e la necessità di tutelare la sicurezza stradale.
Oltre alla velocità e alla potenza non conforme, è emersa anche l’assenza di assicurazione verso terzi. Questa assicurazione è obbligatoria, soprattutto considerando che il monopattino funzionava interamente tramite trazione elettrica attivata dall’acceleratore. L’assenza di copertura assicurativa ha aggravato ulteriormente la posizione del giovane fermato, esponendolo a sanzioni significative.
Le sanzioni imposte al conducente
A seguito delle violazioni riscontrate, la Polizia locale ha contestato al giovane due sanzioni distinte. La prima, relativa alla mancanza di assicurazione, ha comportato una multa di 868 euro, cifra che si riduce a 607,60 euro se il pagamento avviene entro cinque giorni. La seconda sanzione, di 87 euro , è stata inflitta per la velocità non adeguata alle condizioni ambientali.
In aggiunta alle multe, gli agenti hanno disposto il sequestro amministrativo del monopattino, procedendo con la confisca del mezzo. L’incidente di Trento non rappresenta un caso isolato, ma un richiamo ai cittadini sul rispetto delle normative riguardanti i monopattini elettrici, che sono sempre più diffusi nelle città italiane, soprattutto tra i giovani. La questione della sicurezza stradale è diventata di fondamentale importanza e episodi come questo sottolineano la necessità di educare gli utenti della strada sull’uso corretto e responsabile di questi veicoli.
Le autorità invitano tutti i cittadini a informarsi sulle regole di circolazione e a seguire le linee guida per un utilizzo sicuro dei monopattini elettrici, contribuendo così a garantire la sicurezza di tutti.