Giorgia Meloni sostiene il protocollo con l’Albania, evidenziando il coraggio dell’Italia

Giorgia Meloni sostiene la cooperazione con l’Albania per la sicurezza dei confini e la lotta all’immigrazione illegale durante il Border Security Summit con il Primo Ministro britannico Keir Starmer.
"Immagine di Giorgia Meloni che sostiene il protocollo con l'Albania, simbolo del coraggio dell'Italia nella cooperazione internazionale." "Immagine di Giorgia Meloni che sostiene il protocollo con l'Albania, simbolo del coraggio dell'Italia nella cooperazione internazionale."
Giorgia Meloni esprime il suo supporto al protocollo con l'Albania, sottolineando il coraggio dell'Italia nel rafforzare i legami internazionali nel 2025

Giorgia Meloni ha recentemente manifestato il suo sostegno al protocollo di cooperazione con l’Albania, evidenziando l’importanza della sicurezza dei confini in un videomessaggio trasmesso durante il Border Security Summit. Questo incontro, tenutosi il 31 marzo 2025, ha visto la partecipazione del Primo Ministro britannico Keir Starmer, con il quale Meloni ha condiviso l’idea di una collaborazione più forte tra Italia e Regno Unito.

Nel suo intervento, la premier italiana ha sottolineato che la sicurezza dei confini rappresenta una priorità condivisa tra le due nazioni, essenziale per garantire la libertà e il benessere dei rispettivi popoli. “Ringrazio il Primo Ministro Starmer per l’invito a questo importante summit. La sicurezza è un tema cruciale e sono convinta che oggi possiamo rafforzare la nostra sinergia e dare vita a nuovi progetti concreti”, ha dichiarato Meloni, mettendo in evidenza l’importanza della cooperazione bilaterale.

Protocollo Albania

In merito alla lotta contro l’immigrazione illegale, Meloni ha enfatizzato la necessità di promuovere l’immigrazione legale, affermando che ogni nazione ha il diritto di decidere chi può entrare nel proprio territorio. “Con Keir siamo d’accordo che non dobbiamo avere paura di esplorare soluzioni innovative, come quella avviata dall’Italia con l’Albania”, ha affermato la premier. Questo modello, inizialmente criticato, ha guadagnato consenso e ora l’Unione Europea sta considerando la creazione di centri per i rimpatri nei paesi terzi. “Ciò dimostra che avevamo ragione e che il coraggio di essere pionieri è stato premiato”, ha rivendicato Meloni.

Contrastare i trafficanti

Durante il summit, Meloni ha anche affrontato l’importanza di gestire i flussi migratori e di combattere l’immigrazione illegale di massa, un fenomeno che colpisce in modo particolare l’Europa. “I nostri governi stanno collaborando da tempo per sconfiggere le organizzazioni criminali che traggono profitto dalla disperazione delle persone”, ha affermato. La premier ha sottolineato l’importanza di unire gli sforzi tra le forze di polizia, i servizi di intelligence e le autorità giudiziarie per affrontare il problema alla radice, ovvero i profitti dei trafficanti.

Meloni ha citato l’intuizione di due illustri giudici italiani, Giovanni Falcone e Paolo Borsellino, il cui approccio “follow the money” è diventato un modello internazionale nella lotta contro la criminalità organizzata. “Rafforzare la cooperazione tra Europol e Eurojust con i paesi terzi è altrettanto cruciale”, ha concluso la premier, evidenziando l’impegno dell’Italia nel contrastare il traffico di esseri umani e garantire una gestione efficace della migrazione.

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