La presidente del Consiglio, Giorgia Meloni, ha sottolineato l’esistenza di zone franche in Italia durante la sua visita alla Direzione nazionale antimafia e antiterrorismo. Nel suo intervento, ha affermato che è necessario dimostrare che è possibile invertire questa tendenza. Meloni ha inoltre aggiunto che Caivano deve diventare uno dei grandi progetti di continuità del governo.
Meloni ha sottolineato l’importanza di parlarsi e di lavorare insieme per contrastare la criminalità organizzata e il terrorismo. Nonostante proveniamo da percorsi diversi, siamo tutti parte della stessa storia. L’obiettivo è dare dignità all’onore dello Stato e rafforzare il sistema di contrasto a questi fenomeni. La presidente del Consiglio ha sottolineato che la collaborazione è l’unica strada possibile per affrontare questa sfida.
Meloni ha evidenziato che l’Italia è diventata un punto di riferimento internazionale nella lotta alla mafia e al terrorismo. La presidente del Consiglio ha sottolineato che il nemico è estremamente mutevole e che è necessario mettersi in discussione e continuare a dialogare. In un mondo in cui la distinzione tra ciò che è reale e ciò che non lo è diventa sempre più sfumata, è fondamentale continuare a lavorare insieme per contrastare questi fenomeni. La lotta alla mafia e al terrorismo sono i pilastri del governo.
Meloni ha sottolineato che è disposta a fare tutto il necessario per contrastare la mafia e il terrorismo. Anche se ci possono essere punti di vista diversi, è importante che non diventi uno scontro tra poteri. La presidente del Consiglio ha invitato tutti a remare nella stessa direzione, ricordando che lavoriamo per lo stesso datore di lavoro e contro lo stesso avversario.
Meloni ha sottolineato l’importanza dei beni confiscati come segnale dello Stato che riesce a vincere. Ha evidenziato che il comparto sicurezza è stato potenziato con l’assunzione di circa 12.000 uomini e donne delle forze dell’ordine e con l’estensione della competenza della Procura nazionale antimafia al cybercrime.
La presidente del Consiglio ha ricordato con orgoglio che il primo provvedimento approvato in Consiglio dei Ministri è stato finalizzato a scongiurare la demolizione della normativa sul regime detentivo speciale per i mafiosi. Meloni ha sottolineato che non poteva permettere che questa normativa venisse messa in discussione. Inoltre, sono state apportate modifiche alla riforma penale Cartabia per ripristinare la procedibilità d’ufficio dei reati con l’aggravante del metodo mafioso o della finalità di terrorismo o eversione. Infine, sono stati adottati interventi per tutelare e salvaguardare le intercettazioni.
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