La premier italiana Giorgia Meloni ha intrapreso un’importante missione diplomatica nel Medio Oriente, partendo da Bruxelles per visitare la Giordania e il Libano. La decisione di Meloni di lasciare i lavori del Consiglio europeo, nonostante la loro prosecuzione nei giorni 17 e 18 ottobre, evidenzia l’urgenza della situazione nella regione. Durante la sua visita, la premier italiana si propone di inviare un messaggio chiaro di sostegno alla stabilità del Medio Oriente, soprattutto in relazione agli recenti conflitti e alle crisi umanitarie. Questa missione sottolinea l’impegno dell’Italia nel mantenere la pace e la cooperazione all’interno di un contesto geopolitico complesso.
La Giordania come attore chiave per la stabilità
La Giordania si afferma come un paese cruciale per la stabilità del Medio Oriente, e la visita di Meloni a questo stato ha l’obiettivo di rafforzare le relazioni bilaterali. Un incontro bilaterale è previsto ad Aqaba con Re Abdullah II, durante il quale si discuterà della crisi in corso nella regione. Il dialogo si concentrerà sulla situazione umanitaria a Gaza, dove la Giordania funge da fondamentale canale per la distribuzione degli aiuti alla popolazione colpita dai recenti conflitti.
I due leader si scambieranno idee sulla proposta giordana di creare un ‘Gaza humanitarian Gateway‘ per facilitare l’accesso degli aiuti. Questa iniziativa è stata già toccata durante un precedente incontro a Cipro, durante il Vertice Med9. La leadership giordana è vista come un interlocutore prezioso, la cui mediazione è essenziale per ridurre le tensioni nella regione e prevenire conflitti futuri.
Le fonti italiane hanno sottolineato l’importanza del sostegno regionale per affrontare la crisi umanitaria e il bisogno di una cooperazione efficace per garantire la sicurezza dell’area. Con la presenza di Meloni in Giordania, l’Italia ribadisce il suo intento di sostenere iniziative che possano contribuire a un ritorno alla normalità e alla stabilità.
Incontro a Beirut con i leader libanesi
Dopo la Giordania, la premier proseguirà il suo viaggio a Beirut, dove avrà incontri significativi con il primo ministro Najib Mikati e il presidente del Parlamento Nabih Berri. Questo incontro rappresenta un evento storico, poiché Meloni sarà la prima leader europea a visitare il Libano dall’inizio delle offensive di terra israeliane. Durante gli incontri, Meloni intende riaffermare l’impegno dell’Italia per la stabilizzazione della regione, esprimendo preoccupazione per la sicurezza del personale della missione Unifil .
In particolare, la presidente del Consiglio italiana discuterà con i leader libanesi sugli aspetti necessari per l’attuazione della risoluzione 1701 del Consiglio di Sicurezza delle Nazioni Unite. Questo atto è cruciale per garantire che le forze armate libanesi possano riprendere pienamente le loro responsabilità nel territorio. L’Italia ha storicamente ricoperto un ruolo centrale nel supporto alle Laf attraverso missioni bilaterali e la presidenza del Comitato Tecnico Militare, che coordina il supporto internazionale.
La crisi dei rifugiati siriani e la cooperazione internazionale
Durante la sua visita, un altro punto centrale degli incontri tra Meloni e i leader libanesi sarà la crisi dei rifugiati siriani, aggravata dagli eventi recenti. Attualmente, il Libano si trova a dover gestire un milione di rifugiati, che rappresentano il 20% della sua popolazione. Questo contesto complesso richiede uno sforzo congiunto da parte di tutti gli attori regionali e internazionali.
Meloni ha già avviato discussioni su questo tema con altri leader europei e regionali, indicando l’intenzione di rivedere la Strategia dell’Unione Europea per la Siria. È fondamentale garantire il ritorno dei rifugiati in modo sicuro e volontario. Italia e altri Stati membri dell’Unione Europea sono impegnati a trovare soluzioni sostenibili a lungo termine per questa crisi umanitaria.
Il sostegno dell’Italia all’UNHCR e la volontà di intensificare la presenza diplomatica a Damasco sono segnali chiari della direzione che il governo italiano intende seguire. In tal modo, Meloni punta a posizionare l’Italia come un attore chiave nella ricerca di un equilibrio duraturo nella regione, promuovendo condizioni favorevoli per una pace stabile e duratura.