Gessica Notaro ha recentemente celebrato il suo matrimonio con Filippo Bologni. La cerimonia si è svolta ieri presso la Reggia di Venaria, una storica residenza situata alle porte di Torino. Oggi, Gessica ha condiviso la notizia sui social media con un post intitolato “Marito e moglie”, accompagnato da quattro emoji: un anello solitario, un sole, un cuore rosso e il simbolo dell’infinito. La foto presenta i due innamorati che si baciano teneramente.
Il matrimonio si è svolto nella famosa Galleria di Diana, situata all’interno della Reggia. Circa 500 invitati hanno partecipato all’evento, testimoniando il grande amore e il sostegno nei confronti della coppia.
Invece di chiedere regali di matrimonio tradizionali, Gessica e Filippo hanno scelto di fare una richiesta speciale. Hanno chiesto ai loro ospiti di fare una donazione benefica a favore delle donne vittime di violenza. Questa scelta è particolarmente significativa per Gessica, che è stata vittima di un brutale attacco nel 2017, quando il suo ex compagno l’ha aggredita con l’acido, lasciando gravi segni sul suo viso. Da allora, Gessica si è impegnata a sostenere le donne che hanno subito violenze simili, aiutandole a trovare la forza di reagire e superare i loro traumi.
Gessica e Filippo sono insieme da tre anni e si sono conosciuti a Verona durante una manifestazione legata al mondo dell’equitazione. La loro storia d’amore è cresciuta nel corso del tempo, portandoli a prendere la decisione di iniziare questa nuova fase della loro vita insieme.
L’atmosfera del matrimonio è stata molto emozionante e coinvolgente, con la presenza dei loro cari e amici più intimi. Gessica e Filippo hanno dimostrato ancora una volta il loro amore reciproco e la loro volontà di utilizzare la loro unione per diffondere messaggi di speranza e consapevolezza sul tema della violenza contro le donne.
Con questo matrimonio, Gessica e Filippo hanno iniziato un nuovo capitolo della loro vita, insieme come marito e moglie, affrontando le sfide future con il sostegno e l’amore l’uno per l’altro.