Navigare nel mondo del lavoro oggi è un’impresa complessa per le donne, che si trovano a fronteggiare una carriera caratterizzata da discontinuità e incertezze economiche. Le parole di Chiara Tenerini, membro della Commissione Lavoro pubblico e privato della Camera, risuonano come un campanello d’allarme per una situazione in cui la genitorialità e la carriera si scontrano. Ha condiviso il suo punto di vista durante l’Adnkronos Q&A “Essere genitori oggi, tra scienza e welfare”, un evento inserito nel progetto “Demografica”, svoltosi a Roma. Le sue dichiarazioni pongono sotto i riflettori la necessità di un cambiamento culturale e politico per sostenere le donne nel loro ruolo di madri e lavoratrici.
Le difficoltà di coniugare carriera e maternità
Secondo quanto riportato da Tenerini, le donne si trovano a dover affrontare il mondo del lavoro con molteplici interrogativi sul futuro. La carriera, in molti casi, è destinata a essere più precaria e meno retribuita, nonostante l’impegno e la competenza dimostrati. La preoccupazione per il proprio futuro professionale si amplifica in quanto il percorso di genitorialità spesso comporta l’uscita dal mercato del lavoro. In un’epoca in cui l’occupazione potrebbe sembrare a portata di mano, l’assenza di tutele e di politiche adeguate rende questo traguardo ancora più difficile da raggiungere. Tenerini sottolinea come la mancanza di serenità nel vivere la maternità pesi notevolmente sulle spalle delle donne, aggravando un quadro già di per sé critico.
Le aziende hanno un ruolo cruciale, secondo l’onorevole: devono interagire attivamente nei processi sociali e contribuire a creare un ambiente lavorativo che favorisca l’inserimento e il sostegno alle famiglie. Senza una chiara sinergia tra aziende, governo e sindacati, il rischio è che le misure messe in atto non siano sufficienti a incentivare i giovani a intraprendere un percorso di vita familiare. La cultura aziendale deve quindi evolversi per diventare più inclusiva e attenta alle esigenze di tutti i lavoratori, soprattutto delle donne che si trovano a dover gestire anche il carico familiare oltre a quello professionale.
Politiche e incentivi per la genitorialità
Durante l’incontro, è emerso che le recenti legislazioni prevedono diverse misure per sostenere le famiglie. Tra queste, il reintrodotto bonus bebè di 1.000 euro per redditi inferiori a 40 mila euro rappresenta un tentativo del governo di mostrare la propria vicinanza ai giovani genitori. La misura, pur essendo un passo in avanti, solleva interrogativi sulla sua efficacia nell’affrontare le vere necessità delle famiglie.
Tenerini ha evidenziato anche l’importanza del bonus asilo nido, per il quale è stata prevista un’ulteriore sostegno economico. Tuttavia, il problema persiste: in molte zone, la carenza di asili nido rimane un ostacolo significativo per le famiglie che desiderano lavorare mentre crescono i loro figli. Questo gap strutturale richiede un’attenzione particolare per garantire che i servizi siano accessibili e disponibili per tutti.
Un altro aspetto rilevante è il potenziamento del congedo parentale, che prevede un periodo di tre mesi in più con una retribuzione dell’80% per entrambi i genitori. Questo intervento rappresenta un passo avanti, ma la strada è ancora lunga: le politiche attuate devono mirare a una vera parità di genere per poter dare a tutti la stessa possibilità di accesso e continuità nel lavoro, indipendentemente dal sesso.
Cultura della parità di genere e futuro del lavoro
Tenerini pone l’accento sulla necessità di affrontare anche un aspetto culturale: il carico della famiglia è ancora percepito come un compito prevalentemente femminile. Le donne si assumono la responsabilità di prendersi cura non solo dei figli, ma anche dei familiari anziani, contribuendo a un carico che si traduce in difficoltà nel mondo del lavoro. La sfida sta nel cambiare questa narrativa, iniziando dalla formazione scolastica, per permettere una reale equità di genere in tutti i settori.
Una ulteriore preoccupazione è legata alla transizione digitale in corso e all’impatto dell’intelligenza artificiale sul mercato del lavoro. La possibilità di escludere una parte significativa della popolazione dal processo di cambiamento potrebbe compromettere ulteriormente la sostenibilità del sistema paese, aggravando la questione della denatalità. È imperativo sottolineare l’importanza dell’inclusione femminile in questi settori emergenti. Espandere le opportunità per le donne non solo nel mondo della tecnologia, ma in tutti gli ambiti lavorativi rappresenta una strategia fondamentale per il recupero dei livelli di occupazione e per il sostegno alle famiglie in Italia.
Queste considerazioni evidenziano la complessità del tema generato dal connubio tra lavoro e genitorialità e l’importanza di politiche integrate e di una cultura paritaria per il benessere delle famiglie e la vitalità del Paese.