Settimo giorno di tregua a Gaza: accordo per il rilascio di 8 ostaggi
Oggi, 30 novembre 2023, si è raggiunto un accordo tra Israele e Hamas per prolungare la tregua a Gaza. La proroga è stata concessa dopo che sono stati liberati 8 ostaggi, tra cui 6 donne e 2 minori. I media israeliani riportano che, oltre a questi, sono state rilasciate anche due donne russo-israeliane, Elena Trofanov e Irena Tatti, come segno di riconoscimento nei confronti del presidente Vladimir Putin.
L’ufficio del primo ministro israeliano, Benjamin Netanyahu, ha confermato che i familiari degli ostaggi sono stati informati del loro prossimo rilascio. Secondo Haaretz, la famiglia Alziedana è stata informata che la 17enne Aisha e suo fratello Bilal, un anno più grande, saranno presto liberati.
Alcune fonti indicano che oggi dovrebbero essere restituiti anche tre corpi. Tuttavia, secondo Haaretz, non c’è ancora un accordo definitivo su questo punto e i negoziati sono ancora in corso.
Israele conferma la proroga della tregua a Gaza
In un’intervista alla Cnn, Mark Regev, consigliere del primo ministro Benjamin Netanyahu, ha affermato che la posizione di Israele sulla proroga della tregua a Gaza è “cristallina”. Israele accetterà di estendere la tregua ogni giorno in cui Hamas rilascerà 10 ostaggi “in vita”.
“Abbiamo concordato di prolungare la tregua ogni giorno in cambio del rilascio di 10 ostaggi, 10 ostaggi vivi”, ha dichiarato Regev. Ha inoltre precisato che se Hamas non rispetterà le condizioni per la proroga, i combattimenti potranno riprendere.
La questione dei corpi ancora in sospeso
Nonostante l’accordo per il rilascio degli ostaggi, la questione dei corpi rimane ancora aperta. Secondo alcune fonti, oggi dovrebbero essere restituiti tre corpi, ma non c’è ancora un accordo definitivo su questo punto.
I negoziati tra Israele e Hamas continuano, mentre entrambe le parti cercano di raggiungere un accordo completo. Nel frattempo, la tregua è stata prorogata e Israele ha chiarito che continuerà a estenderla se Hamas manterrà il suo impegno nel rilascio degli ostaggi.
Resta da vedere come si svilupperanno i negoziati e se sarà possibile raggiungere un accordo definitivo che ponga fine alla violenza a Gaza.