L’Assemblea generale delle Nazioni Unite ha adottato una risoluzione presentata dalla Giordania, con 120 voti a favore, 14 contrari e 45 astensioni. La Francia ha votato a favore, mentre l’Italia si è astenuta. Tra gli altri paesi che si sono astenuti ci sono Albania, Australia, Bulgaria, Canada, Danimarca, Grecia, Germania e Finlandia. Israele e Stati Uniti hanno votato contro.
L’Ambasciatore di Israele all’Onu, Gilad Erdan, ha commentato l’approvazione della risoluzione definendola “un giorno dell’infamia”. Erdan ha sottolineato che secondo l’Onu sembra che Israele non abbia il diritto di difendersi e ha criticato il fatto che la risoluzione non menzioni Hamas nemmeno una volta.
Secondo l’Ambasciatore di Israele, non esiste una crisi umanitaria in conformità con il diritto internazionale umanitario e i dati sulla situazione nella Striscia di Gaza provengono da Hamas. Erdan ha sottolineato che Israele continuerà a difendersi e a fare ciò che è necessario per sradicare le capacità di Hamas e riportare a casa gli ostaggi.
Si tratta della prima risposta formale delle Nazioni Unite alle ostilità dopo gli attacchi terroristici di Hamas del 7 ottobre. La risoluzione chiede una tregua umanitaria immediata e duratura e invita tutte le parti a rispettare il diritto internazionale umanitario e a garantire la fornitura continua di forniture e servizi essenziali nella Striscia di Gaza. La risoluzione chiede anche il rilascio immediato e incondizionato di tutti i civili tenuti prigionieri.
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