L’ipotesi dell’attentato di matrice araba è la più concreta
Il senatore Maurizio Gasparri, vicepresidente del Senato, ha partecipato al convegno ‘Ustica – Dare un nome alla bomba’, organizzato dall’Associazione per la verità sul disastro aereo di Ustica. Durante l’evento, Gasparri ha sottolineato che molte leggende e interpretazioni forzate sono state costruite intorno alla vicenda di Ustica. Tuttavia, secondo il senatore, non esiste una verità assoluta, ma ci sono alcune sentenze e certezze che indicano l’ipotesi dell’attentato causato da una bomba come la più accettabile. In quegli anni, infatti, c’erano minacce provenienti dal Medioriente.
Durante il convegno, Gasparri ha anche menzionato alcuni atti e documenti secretati che sono stati visionati in Parlamento. In particolare, ha fatto riferimento a Giovannone, il capo dei servizi segreti italiani in Libano all’epoca, che segnalava il pericolo di vicende drammatiche. Secondo il senatore, sia l’attentato di Ustica che la Strage di Bologna appartengono a quella fase. Pertanto, l’ipotesi dell’attentato di matrice araba è considerata la più concreta, nonostante siano state costruite leggende che ignorano alcune verità emerse dalle sentenze.
La ricerca della verità sull’attentato di Ustica
Il convegno ‘Ustica – Dare un nome alla bomba’ è stato organizzato con l’obiettivo di fare luce sulla tragedia del disastro aereo di Ustica avvenuto nel 1980. Durante l’evento, il senatore Maurizio Gasparri ha ribadito che non esiste una verità assoluta sulla vicenda, ma ci sono alcune ipotesi che sono state considerate più plausibili. Secondo Gasparri, l’ipotesi dell’attentato causato da una bomba è quella che ha maggiori basi concrete. Inoltre, il senatore ha sottolineato che in quegli anni c’erano minacce provenienti dal Medioriente, il che rende questa ipotesi ancora più verosimile.
Durante il convegno, Gasparri ha anche fatto riferimento a documenti secretati che sono stati visionati in Parlamento. Questi documenti, insieme alle sentenze emesse, hanno contribuito a delineare una possibile verità sulla tragedia di Ustica. Tuttavia, il senatore ha anche evidenziato che molte leggende e interpretazioni errate sono state costruite intorno a questo evento, ignorando alcune verità che emergono dalle sentenze stesse.
Le minacce provenienti dal Medioriente negli anni ’80
Durante il convegno ‘Ustica – Dare un nome alla bomba’, il senatore Maurizio Gasparri ha sottolineato che negli anni ’80 c’erano minacce provenienti dal Medioriente. Questo contesto di tensione e instabilità ha reso l’ipotesi dell’attentato di matrice araba la più concreta per quanto riguarda il disastro aereo di Ustica. Gasparri ha anche menzionato la figura di Giovannone, il capo dei servizi segreti italiani in Libano all’epoca, che aveva segnalato il pericolo di vicende drammatiche.
Secondo il senatore, sia l’attentato di Ustica che la Strage di Bologna, avvenuta nello stesso periodo, sono eventi che appartengono a quella fase caratterizzata da minacce provenienti dal Medioriente. Nonostante ci siano state molte leggende e interpretazioni errate sulla vicenda di Ustica, Gasparri ha sottolineato l’importanza di considerare le sentenze emesse e i documenti secretati visionati in Parlamento per avvicinarsi il più possibile alla verità.