Il restauro della Garisenda: una nuova visione per la città
La Chiesa di Bologna ha espresso il suo sostegno per una pedonalizzazione dell’area sottostante le Due Torri, in un editoriale firmato dal vicario del cardinal Matteo Zuppi, don Stefano Ottani. L’obiettivo è quello di creare una città più accogliente e inclusiva, dove i bambini possano giocare liberamente. L’articolo, che sarà pubblicato domani su ‘Bologna Sette’, il settimanale diocesano, immagina una Bologna in cui tutti, indipendentemente dalla loro etnia o cultura, possano vivere insieme sotto le due Torri. Questo includerebbe anche anziani, persone con disabilità, mendicanti e stranieri. La Chiesa sostiene che progettare una città senza barriere sarebbe vantaggioso per tutti, con spazi accessibili e protetti, negozi, centri sociali e chiese.
La Chiesa bolognese spera che Piazza di porta Ravegnana, l’area sotto le Due Torri, diventi non solo un luogo di passaggio, ma una vera e propria piazza. L’idea è di creare uno spazio accogliente, con panchine dove le persone possano sedersi e chiacchierare, una fontana per bere e rinfrescarsi e un’atmosfera amichevole. Inoltre, si auspica che i grandi autobus che passano sotto le Due Torri evitino l’area, in modo da non spaventare i bambini né danneggiare le torri o le colonne dei Servi. L’obiettivo è trasformare l’intero centro città in un parco, attraversato da sentieri che guidano a itinerari artistici, storici, culturali, ludici, commerciali, gastronomici e di pace.
La Chiesa di Bologna vede il restauro della Garisenda come un’opportunità per ridisegnare la città e creare un ambiente più inclusivo e vivibile. L’idea è di coinvolgere tutti i cittadini, a partire dai bambini, per creare un nuovo sistema di vita che promuova l’interazione e l’integrazione. La Chiesa sottolinea l’importanza di progettare una città senza barriere, in modo che tutti possano godere degli spazi pubblici in modo accessibile e sicuro. Questo includerebbe anche la creazione di luoghi gratuiti e semplici, come negozi, centri sociali e chiese, che possano essere utilizzati da tutti i cittadini.
La Chiesa bolognese invita tutti a sognare una città in cui i bambini possano giocare liberamente e in cui tutti possano vivere insieme in armonia. L’obiettivo è quello di creare una città accogliente, con spazi pubblici accessibili e protetti, dove le persone possano incontrarsi, socializzare e godere di momenti di relax. La Chiesa spera che il restauro della Garisenda possa essere l’inizio di un nuovo capitolo per Bologna, in cui tutti i cittadini possano sentirsi parte di una comunità inclusiva e solidale.