Galliani: Il mio mondo è crollato ad Istanbul, Berlusconi è stata la mia guida

Le parole dell’ad del Monza sul presidente Silvio Berlusconi: “Mi ha colpito il suo pensare sempre al futuro”

Marco

Adriano Galliani, ad del Monza, ha rilasciato un’intervista al Corriere della Sera, esprimendo il suo dolore per la scomparsa di Silvio Berlusconi. Galliani era a Istanbul per la finale di Champions League quando ha ricevuto la notizia: “Mi è crollato il mondo addosso. Berlusconi non era solo il mio presidente, ma anche una guida e un affettuoso amico presente in ogni momento della mia vita. Il vuoto che ha lasciato nel mio cuore è insopportabile, ma essere chiamato a guidare il Monza è il più grande onore che potessi desiderare”.

Qual è stata l’ultima volta che l’ha sentito?

“Poco prima della sua morte. Abbiamo parlato di molti argomenti, come sempre: sport, politica, famiglia. Continuava a lavorare, anche dal suo letto al San Raffaele. Quello che mi colpisce è che parlava solo del futuro, come ha fatto per tutta la sua vita. Aveva sempre progetti, idee ed entusiasmo per le cose da fare”.

Dopo quasi cinquant’anni passati insieme, è finalmente riuscito a dargli del tu?

“No, assolutamente no. Lui, invece, ultimamente mi dava del tu”.

Qual è stato il momento più bello?

“Ci sono ricordi intimi e familiari che preferisco mantenere privati. Posso dire però che i momenti più belli sono stati la promozione del Monza in Serie A dopo 110 anni e la prima vittoria del Milan nella Coppa dei Campioni, a Barcellona, nel maggio del 1989 contro la Steaua Bucarest”.

Come avrebbe commentato la débâcle dell’ultimo derby?

“Forse sorprenderà molti, ma Berlusconi non era anti-Inter perché si sentiva cittadino di Milano. Avrebbe sofferto molto per il Milan, ma avrebbe riconosciuto i grandi meriti dell’Inter, che ha giocato una partita perfetta. Era un esteta, anche nel calcio, e sarebbe stato felice di vedere una squadra della sua città giocare così bene”.

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