Martedì 26 settembre si terranno i funerali di Stato del Presidente Emerito Giorgio Napolitano presso l’emiciclo della Camera dei deputati alle 11.30. Questa sarà la prima volta che un funerale avrà luogo all’Aula di Montecitorio, sebbene non sia la prima volta che si svolgono esequie di rappresentanti istituzionali in forma laica. In passato, i funerali di Stato dei ex-presidenti della Camera Nilde Iotti e Pietro Ingrao si sono svolti in forma laica in Piazza Montecitorio.
I funerali laici non hanno un rituale precostituito, poiché rappresentano un’alternativa alla funzione religiosa per coloro che non seguono alcuna fede. Non essendoci un officiante, coloro più vicini al defunto si occupano di tenere discorsi e orazioni durante il servizio commemorativo. Durante i funerali di Nilde Iotti, Napolitano stesso ha pronunciato uno dei discorsi.
I funerali di Stato, al contrario, seguono un protocollo molto rigido. Il sito del governo sottolinea che la cerimonia ufficiale prevede che il feretro sia circondato da sei carabinieri in alta uniforme o appartenenti allo stesso corpo del defunto. Ci sono onori militari all’ingresso e all’uscita del luogo della cerimonia. Un rappresentante del governo è presente, così come viene tenuto un discorso commemorativo ufficiale. Altri adempimenti possono essere decisi dalla Presidenza del Consiglio dei Ministri.
Le ‘esequie di Stato’ sono riservate ai Presidenti degli organi costituzionali, anche dopo la fine del loro mandato, e ai ministri deceduti durante il loro servizio. Inoltre, possono essere concesse su decisione del Consiglio dei Ministri anche a personalità che abbiano offerto servizi particolari alla Patria, cittadini che abbiano onorato la Nazione o che siano caduti durante il loro dovere o sono state vittime di azioni terroristiche o criminalità organizzata.