La cerimonia funebre per Giulia Cecchetto, la giovane vittima di un omicidio, si svolgerà martedì 5 dicembre alle ore 11.00 nella Basilica di Santa Giustina. Questa informazione è stata resa nota attraverso le epigrafi affisse oggi a Vigonovo, il paese di Giulia. Attualmente si attende l’autorizzazione della Procura per l’utilizzo della sala da parte della famiglia, dopo l’autopsia effettuata ieri. La Basilica di Santa Giustina può ospitare migliaia di persone ed è situata di fronte a Prato della Valle, una piazza molto ampia che permetterà a molte persone di seguire la cerimonia anche all’esterno della basilica, grazie a maxi schermi.
L’autopsia sul corpo di Giulia è durata 14 ore
L’autopsia sul corpo di Giulia Cecchetto è durata complessivamente 14 ore. L’esame, iniziato venerdì alle 9.30, si è concluso alle 23.40, come riferito da fonti affidabili. La durata prolungata è stata determinata dalla complessità e dal gran numero di accertamenti effettuati dai periti per rispondere alle domande della Procura. Le cause della morte di Giulia, secondo le stesse fonti, sono da attribuire alle ferite causate dalle coltellate ricevute dalla giovane, non tanto al numero di fendenti o ai traumi, come quello cranico riportato da Giulia cadendo a terra nella zona industriale di Fossò, durante l’aggressione da parte di Turetta. Durante l’esame del corpo di Giulia non sono state trovate tracce evidenti di legature con lo scotch né sulla bocca né sulle mani. Tuttavia, è stato rinvenuto un pezzo di nastro adesivo, con tracce di capelli, nella zona della seconda aggressione compiuta da Turetta sull’ex fidanzata nella zona industriale di Fossò il 11 novembre. Inoltre, è stata confermata la presenza di una frattura cranica sulla vittima, causata dalla caduta a terra di Giulia sempre a Fossò, a seguito dell’aggressione da parte di Turetta. Tuttavia, questa ferita non sarebbe stata la causa principale del decesso, che è avvenuto per dissanguamento.
Turetta ammette di aver commesso un omicidio terribile
Durante l’interrogatorio di ieri, che è durato nove ore, Filippo Turetta avrebbe dichiarato al pm: “L’amavo, volevo averla per me e non accettavo che la nostra relazione fosse finita”. Queste parole riflettono il senso delle sue dichiarazioni precedenti al giudice per le indagini preliminari. Turetta avrebbe anche affermato di essere disposto a “pagare e scontare la pena per le mie responsabilità in un omicidio terribile”.