I carabinieri del Gruppo Tutela Lavoro di Milano hanno concluso le indagini sull’indebita percezione del reddito di cittadinanza e sulla monetizzazione illecita del beneficio da parte di extracomunitari, principalmente di origine somala. Nel dicembre 2022, un cittadino bengalese è stato arrestato per riciclaggio continuato e abusiva attività di prestazione di servizi di pagamento. Le indagini sono state avviate nel febbraio 2021 dal Nucleo Operativo del Gruppo per la Tutela del Lavoro di Milano e coordinate dalla Procura della Repubblica di Milano. Grazie alla collaborazione con gli uffici dell’Inps, i carabinieri hanno individuato numerosi cittadini somali che percepivano il reddito di cittadinanza senza possedere i requisiti necessari.
Attraverso un’analisi dei flussi finanziari, è emerso che questi cittadini effettuavano acquisti anomali e ricorrenti con la carta del reddito di cittadinanza in tre esercizi commerciali a Milano: un internet point, un negozio di telefonia e un ristorante kebab. Approfondendo le indagini sui gestori di questi esercizi commerciali, sono emerse evidenze che consentivano ai cittadini somali di monetizzare il beneficio economico del reddito di cittadinanza senza requisiti. Questi cittadini versavano l’intero credito della carta agli esercenti, tramite pagamenti senza causa tramite Pos o attraverso pagamenti di utenze intestate agli esercenti, in cambio di somme in contanti. Gli esercenti trattenendo una percentuale variabile dal 10% al 15% su ogni transazione.
Complessivamente, sono stati frodati oltre 2 milioni e 300mila euro attraverso questo giro illecito sul reddito di cittadinanza, coinvolgendo oltre 600 extracomunitari. Grazie agli accertamenti dei carabinieri, è stato possibile stroncare questa attività illecita e arrestare un responsabile. Le indagini sono state condotte con il supporto di monitoraggi attivi e di sinergie con l’Inps. Questo successo nelle indagini dimostra l’impegno delle forze dell’ordine nel combattere la frode fiscale e l’abuso dei sussidi statali.