Secondo quanto riportato dall’Adnkronos, Fratelli d’Italia ha deciso di ritirare l’emendamento al Decreto Anticipi, che avrebbe annullato l’incompatibilità per gli incarichi nelle amministrazioni locali per coloro che hanno subito una condanna, anche non passata in giudicato, per un reato contro la Pubblica Amministrazione. L’emendamento era stato presentato dal senatore Salvo Pogliese.
Pogliese ha spiegato che gli emendamenti presentati avevano l’obiettivo di eliminare l’inconferibilità per i consiglieri comunali, gli assessori e i sindaci, nei due anni successivi al termine del loro mandato, per incarichi nelle società partecipate dello stesso ente in cui erano stati eletti. Inoltre, si prevedeva anche l’eliminazione dell’impossibilità per i presidenti delle società partecipate di essere nominati in altre società dello stesso ente. Secondo Pogliese, questi emendamenti erano stati condivisi dai rappresentanti delle amministrazioni locali.
Tuttavia, Pogliese ha ammesso che c’è stato un errore materiale nel testo dell’emendamento, che prevedeva anche l’articolo 3. Per questo motivo, l’emendamento non era concordato con il partito o con il gruppo e non rappresentava la linea di Fratelli d’Italia. Di conseguenza, Pogliese ha deciso di ritirare immediatamente l’emendamento.
Il presidente del M5S, Giuseppe Conte, ha commentato il ritiro dell’emendamento su Twitter, affermando che Fratelli d’Italia è stato “beccato con le mani nella marmellata” e che il M5S ha denunciato l’emendamento per aprire le porte dei comuni ai condannati per corruzione e reati contro la Pubblica Amministrazione. Conte ha definito l’emendamento una “vergogna” e ha sottolineato che il M5S ha fermato l’ennesima norma “salvacorrotti”, ribadendo l’importanza del valore della legalità.