Francesco Le Foche, l’immunologo romano aggredito, racconta la sua ripresa e la volontà di tornare ad aiutare i suoi pazienti
Francesco Le Foche, noto immunologo romano, ha raccontato la sua ripresa dopo l’aggressione subita nel suo studio lo scorso 6 ottobre. Nonostante le percosse subite da un paziente con diagnosi psichiatrica, Le Foche sta meglio e ha intenzione di tornare ad occuparsi dei suoi assistiti.
Fortunatamente, dal punto di vista fisico, Le Foche non ha subito danni gravi, anche se ci sono ancora alcuni aspetti da tenere sotto controllo. La sua vista sta migliorando e presto dovrà mettere un cristallino nuovo. Il rischio più grande era quello di perdere l’occhio, ma grazie alla sinergia tra l’area universitaria e ospedaliera del Policlinico Umberto I di Roma, Le Foche ha avuto risultati straordinari sul piano clinico.
L’aggressione subita è stata una situazione assurda e Le Foche preferisce non pensarci più. Dopo il pugno ricevuto sull’occhio, ha perso i sensi e si è risvegliato in rianimazione. Nonostante tutto, Le Foche ha superato questa prova e ora è determinato a tornare alla sua professione per i suoi pazienti.
Il medico ha già sperimentato due volte l’allontanamento dai suoi assistiti, una volta a causa di un incidente stradale nel 2015 e ora a causa dell’aggressione. Ciò che gli pesa di più è il fatto di dover sottrarre tempo alle persone che stanno male. Le Foche tratta patologie serie e allontanarsi dai suoi pazienti è una cosa che lo affligge profondamente. Nonostante tutto, è determinato a superare questa crisi e tornare ad aiutare coloro che hanno bisogno della sua competenza e cura.