Forbes, Estee Lauder, and H&M: Le aziende leader per le donne nel 2021

Assicurazioni Generali tra le migliori aziende per le donne secondo Forbes

Assicurazioni Generali, con i suoi 82 mila dipendenti, si è posizionata al 22esimo posto nella classifica delle migliori aziende per le donne stilata da Forbes. Il gruppo triestino ha superato Enel, l’altra azienda italiana presente nella top 200, che si è classificata al 114esimo posto. Al primo posto della lista delle 400 aziende, creata in collaborazione con la società di ricerche di mercato Statista, si trova la compagnia di assicurazioni francese Maif. Al secondo posto si piazza il gigante dei cosmetici Estee Lauder, leader nel settore beauty, mentre H&M, al settimo posto, guida il settore della moda.

H&M si distingue nella categoria Leadership per il numero di donne presenti nel consiglio esecutivo e nel consiglio di amministrazione, rientrando nella top ten. Il colosso svedese dell’abbigliamento ha ottenuto anche un punteggio elevato nelle valutazioni riguardanti il datore di lavoro e l’opinione pubblica. Altre due aziende italiane, Ferrero (275esima) ed Eni (293esima), sono entrate nella classifica delle prime 400.

Forbes, presentando la classifica, sottolinea che nonostante i progressi compiuti negli ultimi anni, c’è ancora molta strada da fare per le donne. Secondo l’Organizzazione Internazionale del Lavoro, solo il 47% delle donne è occupato, rispetto al 72% degli uomini, e le loro mansioni e retribuzioni sono inferiori a quelle dei colleghi maschi.

Per stilare la lista, Forbes ha coinvolto circa 70 mila donne impiegate in multinazionali in 37 Paesi. Tra le domande poste nei questionari, le donne sono state invitate a valutare il loro capo e l’azienda in termini di pratiche sul luogo di lavoro e parità di genere.

Nonostante le sfide ancora presenti, il sondaggio ha evidenziato un “prudente ottimismo”, come afferma Nicole Kyle, co-fondatrice del gruppo di ricerca Cmp e membro della non-profit Equality Now. Durante la pandemia, molte donne hanno abbandonato il mercato del lavoro, ma ora, almeno negli Stati Uniti, stanno tornando a un ritmo costante, superando addirittura i livelli pre-febbraio 2020, il che è molto incoraggiante.