Centinaia di studenti si sono riuniti oggi nel cortile del corso di laurea in Ingegneria frequentato da Giulia Cecchettin per un flash mob rumoroso contro i femminicidi in Italia. La manifestazione ha visto la partecipazione del direttore di Dipartimento, Gaudenzio Meneghesso, mentre nelle aule l’inizio delle lezioni è stato preceduto da un minuto di silenzio. Emma Ruzzon, presidente del Consiglio degli studenti, ha sottolineato l’importanza di riconoscere la matrice di questa morte, definendola un femminicidio e sottolineando la necessità di affrontare la profonda e radicata cultura dello stupro presente nel sistema in cui viviamo. Ha inoltre sottolineato l’importanza dell’impegno delle Istituzioni, dello Stato, della Scuola e delle Università.
Sempre a Padova, la Rete degli Studenti ha organizzato l’esposizione di striscioni nelle scuole superiori della città, tra cui il liceo Tito Livio frequentato da Giulia. Uno dei messaggi riportati sui striscioni recita: “Che questa scuola possa cambiare, perché sia davvero l’ultima”.
This website uses cookies.