La procura di Roma ha concluso le indagini riguardanti il sottosegretario alla Cultura, Vittorio Sgarbi, in merito all’inchiesta sul mancato pagamento di debiti con l’Agenzia delle Entrate. Sgarbi è stato notificato dell’accusa di sottrazione fraudolenta al pagamento di imposte, in base all’articolo 11 della legge sui reati tributari.
Le indagini, che risalgono all’ottobre 2020, riguardano il mancato pagamento di debiti nei confronti dell’Agenzia delle Entrate da parte di Vittorio Sgarbi. Secondo quanto emerso, il sottosegretario avrebbe omesso di versare le imposte dovute, configurando così il reato di sottrazione fraudolenta al pagamento di imposte.
Nel contesto dell’inchiesta, viene anche menzionato l’acquisto all’asta di un quadro di Vittorio Zecchin da parte di Vittorio Sgarbi. Tuttavia, non sono state fornite ulteriori informazioni riguardo a questo specifico aspetto dell’indagine.
La notifica dell’accusa di sottrazione fraudolenta al pagamento di imposte, in base all’articolo 11 della legge sui reati tributari, rappresenta un serio rischio per il sottosegretario alla Cultura Vittorio Sgarbi. La procura di Roma ha concluso le indagini relative all’inchiesta sul mancato pagamento di debiti con l’Agenzia delle Entrate, notificando a Sgarbi il 415bis.
L’inchiesta, che risale all’ottobre 2020, riguarda il mancato versamento di imposte da parte del sottosegretario, configurando così il reato di sottrazione fraudolenta al pagamento di imposte. Inoltre, viene menzionato l’acquisto all’asta di un quadro di Vittorio Zecchin da parte di Sgarbi, anche se non sono state fornite ulteriori informazioni in merito.
Il processo rappresenta una grave situazione per Vittorio Sgarbi, che dovrà affrontare l’accusa di sottrazione fraudolenta al pagamento di imposte. Sarà interessante seguire gli sviluppi di questa vicenda e vedere come si evolverà la situazione per il sottosegretario alla Cultura.
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