“Fisco, Csel: Comuni vedono dimezzare tesorerie a seguito segnalazioni anti-evasione”

Nel corso del 2022, il ministero dell’Interno ha assegnato poco più di 3 milioni di euro ai Comuni che hanno contribuito a contrastare l’evasione fiscale segnalando situazioni di evasione o elusione fiscale all’amministrazione finanziaria. Nonostante il numero di enti coinvolti fosse simile all’anno precedente, l’importo delle risorse assegnate è stato più che dimezzato rispetto agli anni passati. Questo calo può essere attribuito al fatto che per la prima volta dopo dieci anni, le somme relative ai tributi erariali riscossi sono state ripartite al 50% tra lo Stato e gli enti autori delle segnalazioni, anziché al 100% come negli anni precedenti.

Anche se le risorse recuperate fossero state assegnate interamente ai Comuni, i numeri del 2022 non sarebbero stati positivi. Infatti, l’importo delle segnalazioni qualificate andate a buon fine è stato di 3 milioni e 60mila euro, che rappresenta un calo rispetto agli anni precedenti. Su 100 euro recuperati, in media, l’85% è riconducibile ai Comuni delle regioni settentrionali, l’11% a quelli delle regioni centrali e il 3% a quelli delle regioni meridionali. In generale, la percentuale di Comuni che si attivano per combattere l’evasione fiscale è molto bassa. La media nazionale è del 3%, con alcune regioni che superano questa percentuale, come la Toscana con il 7,7%, la Lombardia con il 5,1% e l’Emilia Romagna con l’18,2%.

Uno dei principali ostacoli alla diffusione di questo strumento è la complessità della procedura per inoltrare le segnalazioni. I dipendenti comunali devono seguire una procedura dettagliata che richiede tempo e impegno e necessita di risorse strumentali e tecnologiche adeguate. Questo implica che gli enti debbano avere personale qualificato e a disposizione per condurre un’istruttoria prima di segnalare un caso all’amministrazione finanziaria.

In conclusione, nonostante gli sforzi dei Comuni nel contrastare l’evasione fiscale, l’importo delle risorse assegnate è diminuito e la partecipazione complessiva dei Comuni è ancora bassa. La complessità delle procedure e la mancanza di risorse adeguate sono i principali ostacoli che impediscono una maggiore partecipazione.