Nella mattinata di ieri, intorno alle 9, un grave incidente ha scosso Firenze, precisamente in via Mariti, sul cantiere del nuovo centro commerciale Esselunga. Il bilancio provvisorio dell’incidente riporta la tragica notizia di tre operai morti, tre feriti e due persone ancora disperse sotto le macerie.
Una delle vittime è stata individuata senza vita sotto le macerie, mentre le operazioni di ricerca per gli altri due dispersi e per recuperare un’altra vittima accertata proseguiranno per tutta la notte. L’assessora regionale alla Protezione Civile, Monia Monni, ha confermato il dato ufficiale della Protezione Civile, annunciando anche il recupero di tre persone ferite, trasportate all’ospedale di Careggi.
Monni ha reso noto che, nonostante gli sforzi delle squadre di soccorso, individuare i dispersi è estremamente difficile. Le ricerche sono complesse a causa del crollo di tre solai e della vasta quantità di materiale da rimuovere. Il cantiere è ora sotto sequestro e le autorità competenti stanno svolgendo indagini per chiarire le dinamiche dell’incidente.
Di fronte alla tragedia, i sindacati della Toscana hanno proclamato uno sciopero generale regionale per le ultime due ore di turno della giornata. La Cgil, Cisl e Uil hanno dichiarato che la sicurezza sul lavoro deve diventare una priorità assoluta e che è inaccettabile il continuo verificarsi di incidenti mortali sul lavoro.
Le istituzioni politiche e sindacali hanno espresso indignazione per quanto accaduto, ribadendo la necessità di rafforzare le normative sulla sicurezza sul lavoro e di adottare misure concrete per prevenire futuri incidenti. La presidente del Consiglio, Giorgia Meloni, e il sindaco di Firenze, Dario Nardella, hanno espresso cordoglio per le vittime e hanno assicurato il pieno supporto alle operazioni di soccorso.
La procura di Firenze ha aperto un fascicolo per crollo colposo e omicidio colposo, mentre i sindacati chiedono un piano nazionale per rafforzare i controlli e le misure di sicurezza nei luoghi di lavoro. È necessario, sottolineano, agire con determinazione per evitare che simili tragedie si ripetano in futuro.
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