La sfida tra Fiorentina e Udinese ha acceso gli animi, con un episodio controverso che ha fatto discutere i tifosi. Durante il match, l’arbitro ha dovuto rivedere una decisione iniziale sul campo, assegnando un rigore ai viola, ma ha mantenuto in vigore l’ammonizione al giocatore Sottil per le sue vibranti proteste. Questo articolo analizza nel dettaglio l’accaduto e le sue implicazioni.
Il match tra Fiorentina e Udinese è cominciato a ritmi sostenuti, con i viola desiderosi di riscattarsi dopo una sconfitta inaspettata contro il Bologna. L’intensità del gioco si è fatta subito sentire, con diverse azioni corpose e tentativi da entrambe le parti. Già al quarto minuto, l’episodio che avrebbe scatenato polemiche è venuto alla luce. Sottil, dopo aver ricevuto il pallone, si è avventurato in area avversaria dove è stato colpito da Kristensen, cadendo pesantemente a terra. L’arbitro Matteo Mercenaro, posizionato in modo da vedere l’azione, ha deciso di non fischiare il rigore, valutando che non ci fosse stato un fallo a suo parere.
La reazione di Sottil non si è fatta attendere. Visibilmente infastidito per la decisione, si è avvicinato all’arbitro con gesti veementi e proteste accese. Un comportamento che ha naturalmente attirato l’attenzione di Mercenaro, il quale ha immediatamente sventolato il cartellino giallo per il giocatore della Fiorentina.
In fase di gioco, il VAR ha preso il sopravvento. Dopo lo stop per la consultazione video, Mercenaro è stato richiamato per rivedere l’azione incriminata. Le immagini hanno rivelato chiaramente che Kristensen aveva effettivamente commesso un fallo su Sottil, e così, dopo alcuni minuti di attesa, l’arbitro ha decretato il rigore per la Fiorentina. Kean si è presentato sul dischetto, realizzando senza problemi il gol che portava i viola in vantaggio, appena otto minuti dopo l’inizio della gara.
La decisione ha sollevato le speranze dei tifosi fiorentini, consapevoli che il loro team aveva ora la possibilità di prendere il controllo della partita. Questa rete precoce ha innalzato il morale del pubblico presente allo stadio, ansioso di vedere la propria squadra reagire dopo l’ultima débâcle.
Nonostante il rigore assegnato, un interrogativo è emerso tra i fan e i commentatori: perché l’ammonizione a Sottil è rimasta valida? Un aspetto che può sembrare strano a molti, ma ha una logica precisa. La sanzione infatti non era stata comminata per simulazione o per tentativi di ingannare l’arbitro, ma per il comportamento antisportivo del giocatore nei confronti dell’arbitro. Le norme del calcio prevedono che le proteste vigorose e le mancanze di rispetto nei confronti dell’arbitro siano punite con un cartellino giallo.
Questo ha portato a una situazione in cui Sottil, sebbene abbia visto riconosciuto il suo diritto a un rigore, ha comunque dovuto fronteggiare le conseguenze delle sue azioni sul campo. In partite di alto livello, questi episodi possono influenzare direttamente il corso della gara, vista anche la potenziale espulsione in caso di un altro cartellino giallo, che avrebbe privato la Fiorentina di un giocatore chiave nel momento cruciale della partita.
Fiorentina-Udinese si è rivelata quindi una partita ricca di emozioni e turni imprevisti, confermando una volta di più quanto nel calcio le decisioni arbitrali possano essere cruciali, foriere di tensioni ma anche di giocate memorabili.