Un fiume di persone, provenienti da ogni fascia d’età, ha attraversato il centro di Padova questa sera per partecipare alla fiaccolata in memoria di Giulia Cecchettin, la giovane universitaria di Vigonovo uccisa dal suo ex fidanzato. Il corteo ha preso il via da Porta Portello, il quartiere degli universitari, e si dirigerà verso Piazza delle Erbe. Elena Cecchettin, la sorella di Giulia, aveva annunciato la sua partecipazione, ma finora non è ancora apparsa.
Durante l’apertura della fiaccolata, una portavoce dei vari comitati promotori – tra cui circoli Lgbt+ e comitati contro i femminicidi e la violenza di genere – ha preso il microfono per dichiarare: “Siamo arrabbiate e oggi lo urleremo, non faremo silenzio, faremo rumore”. Queste parole riflettono il sentimento di rabbia e indignazione che anima le partecipanti, che vogliono essere la voce forte di tutte le donne che hanno perso la vita a causa della violenza di genere.
La fiaccolata rappresenta un modo per ricordare Giulia Cecchettin e per sensibilizzare l’opinione pubblica sulla gravità dei femminicidi e della violenza di genere. Migliaia di persone si sono unite per rendere omaggio alla giovane universitaria e per manifestare la loro solidarietà alla famiglia. La partecipazione di Elena Cecchettin, la sorella di Giulia, avrebbe dato un ulteriore significato simbolico all’evento, ma al momento non è ancora apparsa.
La fiaccolata si è svolta in un clima di commozione e determinazione, con le partecipanti che hanno espresso la loro volontà di non rimanere in silenzio di fronte a tali tragedie. La voce delle donne che hanno perso la vita a causa della violenza di genere deve essere ascoltata e le istituzioni devono agire per garantire la sicurezza e la protezione di tutte le donne.
La manifestazione di questa sera a Padova è solo una delle tante iniziative che si stanno svolgendo in tutto il paese per sensibilizzare l’opinione pubblica sulla violenza di genere. È importante che la società nel suo complesso si mobiliti per combattere questa piaga e per creare un ambiente sicuro per tutte le donne. Solo attraverso un impegno collettivo possiamo sperare di porre fine a queste tragedie e di garantire un futuro migliore per le generazioni future.