Fedez lancia allarme sul gangsta rap: analisi critica delle influenze negative sulla società e la cultura giovanile

Fedez solleva l’allarme sul gangsta rap e la pericolosità dei suoi atteggiamenti

Nella nuova puntata di “Muschio Selvaggio”, Fedez lancia un allarme sul gangsta rap e solleva interrogativi sulla pericolosità di certi atteggiamenti presenti nella scena rap. Fedez ricorda come la comunità rap si sia unita in difesa di Shiva, ma pone domande sul modo in cui viene rappresentato. “Dire che sei nelle grinfie dello stato e vittimizzarlo, non è eccessivo?”, si chiede Fedez. “Mi dispiace che il mio amico sia in galera, ma leggendo i commenti del pubblico si ha la sensazione che sia passato quasi per vittima, questa cosa non è un po’ pericolosa?”.

Il fenomeno dei dissing e la negatività nell’industria musicale

Durante la puntata, Fedez, Marra e gli ospiti discutono anche del fenomeno dei dissing, che ha coinvolto artisti come Salmo e Luchè. Quest’ultimo afferma che l’odio e la negatività presenti in questo tipo di rivalità non fanno altro che intrattenere il pubblico, ma danneggiano gli artisti stessi. “Non serve né umanamente, né a livello di business!”, sostiene Luchè. Scherzando, Fedez fa notare a Luchè che viene sempre menzionato nei dissing, chiedendogli perché. “Ogni volta, lui si dissa con gli altri e tira in mezzo me, ma che cazzo ti ho fatto io?”, dice Fedez ridendo. Durante la puntata si parla anche dei dissapori iniziali tra Fedez e Salmo durante la pandemia, che però sono stati risolti attraverso un confronto costruttivo e hanno portato alla collaborazione nel brano di successo “Viola”. Gigi D’Alessio commenta ironicamente: “Io non vedo l’ora di fare un dissing!”.

Il dibattito sulla cultura del Gangsta rap e le influenze dei testi musicali

Il dibattito si estende alla cultura del Gangsta rap e si discute di come Shiva abbia vissuto in un quartiere in cui si verificavano frequenti omicidi. Si sottolinea la differenza tra raccontare la realtà e inneggiarla. Gigi D’Alessio interviene affermando che è importante distinguere tra le due cose. “Un conto è raccontarla, un conto è inneggiarla, sono due storie completamente diverse. Io vivo nel mio quartiere in cui si ammazza la gente e poi invece dico com’è bello stare in questo quartiere in cui si ammazza la gente, sono due cose completamente diverse!”, afferma Gigi D’Alessio.

Gli ospiti e i conduttori si confrontano anche sul significato di essere un rapper oggi e approfondiscono il dibattito sulle potenziali influenze che i testi delle canzoni hanno sui giovani, in particolare se possono spingerli a comportamenti violenti. Gigi D’Alessio pone una domanda provocatoria: “Se sei un rapper, devi tenere la pistola a casa?”. Fedez gli chiede come si possa evitare che ci scappi il morto, e Gigi D’Alessio risponde sarcasticamente: “Le pistole a salve”.