L’Unione Europea deve adottare misure specifiche per sostenere il settore farmaceutico
In un contesto economico ancora incerto, è fondamentale che l’Unione Europea prenda provvedimenti per evitare la carenza di farmaci. Fino ad oggi, il concetto di bene pubblico nel settore farmaceutico off-patent, ovvero quello dei farmaci generici, si è limitato alla riduzione dei prezzi attraverso il meccanismo del rimborso al prezzo più basso. Tuttavia, secondo l’Osservatorio Nomisma, questa visione è ormai obsoleta e non sufficiente. È necessario ridefinire il confine tra pubblico e privato, cercando un nuovo equilibrio che protegga e rafforzi il sistema produttivo, agendo sia sul lato della domanda che dell’offerta.
Misure adottate in Germania e Francia per affrontare la carenza di farmaci
In Germania, dove l’80% dei medicinali venduti sono generici, è stata introdotta una normativa che prevede un aumento fino al 50% del prezzo massimo per i farmaci pediatrici e gli antibiotici. Inoltre, sono stati apportati cambiamenti alle gare d’appalto organizzate dalle assicurazioni sanitarie per l’acquisto dei farmaci generici. Le gare per gli antibiotici dovranno essere basate su un modello multi-aggiudicatario con requisiti di produzione di principi attivi nell’Unione Europea. In Francia, è stata raggiunta un’intesa per aumentare il prezzo di alcuni farmaci generici in cambio di garanzie industriali per garantire una fornitura sufficiente. Tuttavia, questa misura è stata considerata insufficiente dall’associazione dei produttori di farmaci generici e biosimilari francesi, che ha chiesto una riduzione della clausola di salvaguardia che impone alle aziende farmaceutiche una contribuzione in caso di crescita del fatturato superiore al tasso fissato annualmente per legge.
Iniziative in Italia per affrontare la carenza di farmaci
In Italia, è stato istituito un tavolo di lavoro al Ministero delle Imprese e del Made in Italy per affrontare la carenza di farmaci. Le aziende di generici e biosimilari hanno sottolineato la necessità di aggiornare i livelli di rimborso per i farmaci a rischio di indisponibilità. A fine luglio 2023, il Ministero ha aperto un bando per sostenere i programmi industriali delle filiere produttive strategiche, compreso quello chimico farmaceutico. Le aziende del settore chiedono anche di rendere più flessibile il quadro temporaneo degli aiuti di Stato, che è stato introdotto durante la pandemia e che è scaduto il 30 giugno 2022. Inoltre, l’adozione dell’Inflation Reduction Act da parte del governo statunitense potrebbe incoraggiare le delocalizzazioni delle imprese europee verso gli Stati Uniti per beneficiare degli incentivi offerti.
Conclusioni e azioni proposte dall’Osservatorio Nomisma
Il rapporto dell’Osservatorio Nomisma evidenzia quattro azioni da intraprendere per affrontare la carenza di farmaci. Sulla domanda, si suggerisce di revisionare o eliminare il payback per i farmaci fuori brevetto e di agire sul livello di rimborso per fermare la perdita di fornitori. Sull’offerta, si propone di ripensare il meccanismo di determinazione dei fornitori e del prezzo e di istituire meccanismi di incentivi per mantenere in produzione i farmaci più consolidati. Infine, si sottolinea l’importanza di attivare una politica industriale efficace e di offrire un supporto amministrativo efficiente alle imprese.