Dopo l’ultima crisi depressiva, gli esami giudiziari hanno confermato la dipendenza dagli stupefacenti, spingendo Ezequiel Lavezzi, 38 anni, a tornare nel centro di riabilitazione Gens di Boulogne sur Mer, a nord della capitale argentina. Già ricoverato a dicembre dopo un incidente misterioso ad Arenas de José Ignacio, Lavezzi ha giurato che questa volta si curerà.
Nonostante il riserbo della famiglia, emerge chiaramente che l’ex attaccante del Napoli sta affrontando i fantasmi della droga. Dopo ufficializzare l’addio al calcio tramite Twitter, Lavezzi ha vissuto una nuova crisi nella sua residenza di Buenos Aires. Una location blindata e sicura, scelta appositamente per proteggerlo dalle tentazioni, non è stata sufficiente a evitare il ripresentarsi della crisi depressiva.
Di fronte a una nuova crisi, i familiari di Lavezzi hanno richiesto un aiuto qualificato, attivando il giudice preposto che ha avviato immediati accertamenti ospedalieri. Gli esami hanno confermato l’abuso di sostanze stupefacenti, spingendo Lavezzi a riconsiderare la necessità di cure specializzate.
Chi è vicino a Lavezzi spera che questa volta sia quella buona, soprattutto per il bene del figlio Tomàs, 18 anni, che si espone in pubblico per smentire voci riguardo all’uso di droghe da parte del padre. Tuttavia, la realtà è che il percorso di recupero sarà duro, con almeno tre mesi necessari per pensare a una svolta effettiva.
A soli 38 anni, Ezequiel Lavezzi è intrappolato in una spirale di dipendenza iniziata mesi fa a Miami, con successive ricadute a Punta del Este. L’episodio attuale, sebbene non comporti atti violenti, sottolinea l’importanza che Lavezzi segua attentamente le indicazioni degli specialisti, dimostrando che non c’è più tempo da perdere.
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