Giovane gambiano espulso dall’Italia per irregolarità sul territorio
Un giovane di 24 anni proveniente dalla Gambia è stato espulso dal territorio italiano dal prefetto di Matera. La notizia è stata confermata dal Ministero dell’Interno tramite un comunicato su X. Il giovane, che si trovava in situazione irregolare nel paese, era stato arrestato nel corso del 2021 e successivamente rinchiuso in carcere. Durante la sua permanenza in prigione, il ragazzo aveva mostrato un comportamento ostile nei confronti dello psicologo, dell’educatore e degli altri detenuti, utilizzando anche argomenti religiosi.
Trasferimento al Cpr di Palazzo San Gervasio prima dell’espulsione
Prima di essere espulso dall’Italia, il giovane gambiano era stato trasferito al Centro di Permanenza per il Rimpatrio (Cpr) di Palazzo San Gervasio, situato nella provincia di Potenza. Il Cpr è una struttura che ospita i migranti in attesa di essere rimpatriati nei loro paesi di origine. Durante il suo periodo di detenzione nel Cpr, il giovane aveva manifestato comportamenti problematici, che hanno contribuito alla decisione di espellerlo dal territorio italiano.
Le ragioni dell’espulsione e l’importanza del rispetto delle regole
L’espulsione del giovane gambiano è stata decisa dal prefetto di Matera in base alla sua situazione irregolare sul territorio italiano e al suo comportamento ostile durante la detenzione. Questo episodio mette in evidenza l’importanza del rispetto delle regole e delle norme all’interno delle strutture carcerarie, così come la necessità di garantire il rispetto reciproco tra gli individui. L’utilizzo di argomenti religiosi per giustificare atteggiamenti ostili rappresenta una violazione dei principi di convivenza e tolleranza che sono alla base di una società democratica.
In conclusione, il giovane gambiano è stato espulso dall’Italia a causa della sua situazione irregolare sul territorio e del suo comportamento ostile durante la detenzione. L’espulsione è stata decisa dal prefetto di Matera e preceduta dal suo trasferimento al Cpr di Palazzo San Gervasio. Questo episodio sottolinea l’importanza del rispetto delle regole e del rispetto reciproco all’interno delle strutture carcerarie, così come la necessità di garantire una convivenza pacifica e tollerante nella società.
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