Una mattina di dolore e angoscia a Calenzano, Firenze, dove si sono intensificate le operazioni di ricerca per recuperare i dispersi in seguito a un’esplosione avvenuta nel deposito di carburanti Eni. L’incidente, che ha segnato profondamente la comunità, ha portato alla luce la fragilità della sicurezza sul lavoro e ha suscitato preoccupazione a livello regionale. Il bilancio provvisorio dell’esplosione, avvenuta ieri alle 10:20, continua a salire, e la cittadinanza si prepara a una giornata di lutto.
Questa mattina, mentre le ricerche sono riprese con urgenza, i soccorritori hanno recuperato i corpi di due dei tre dispersi sotto le macerie delle pensiline del deposito. Secondo le informazioni fornite dalle autorità, il numero delle vittime è già salito a quattro, con un dispersi e 26 feriti. Di questi ultimi, nove sono stati trasferiti in ospedale dalle ambulanze del 118, mentre altri 17 si sono recati autonomamente al pronto soccorso per ricevere cure. La gravità delle ferite varia, ma diversi pazienti hanno riportato problemi meno gravi rispetto a quelli che richiedono soggiorni ospedalieri.
La Procura di Prato ha avviato un’inchiesta, aperta con l’accusa di omicidio colposo plurimo. Tra le ipotesi al vaglio vi sono anche i reati di lesioni colpose aggravati e il disastro colposo. Le indagini si concentrano sull’origine dell’esplosione, che, secondo le prime ricostruzioni, sarebbe avvenuta in prossimità di una delle autobotti durante le operazioni di carico. Il procuratore Luca Tescaroli ha specificato che al momento dell’evento, diverse autobotti erano parcheggiate in prossimità degli stalli di approvvigionamento del carburante. Questo tragico evento solleva interrogativi sulla normativa e le pratiche di sicurezza adottate nel settore.
In segno di rispetto e dolore per le vittime, il presidente della Regione Toscana, Eugenio Giani, ha proclamato una giornata di lutto regionale per domani, mercoledì 11 dicembre. Anche il Comune di Calenzano ha fatto eco a questa decisione, dichiarando due giorni di lutto. Questa iniziativa sottolinea il desiderio della comunità di onorare la memoria delle vittime e riflettere sulla tragica perdita.
Oltre al lutto, i sindacati Cgil, Cisl e Uil hanno proclamato uno sciopero generale provinciale di quattro ore, che si concluderà alla fine del turno. È prevista una manifestazione a Calenzano, dalle 14:30 alle 16:30. Le rappresentanze sindacali esprimono preoccupazione per la crescente incidenza di incidenti sul lavoro e considerano inaccettabile quanto accaduto. “Siamo di fronte all’ennesima tragedia sul lavoro con dimensioni e risvolti ancora da capire su vari fronti”, hanno dichiarato. La richiesta di sicurezza nei posti di lavoro diventa urgente e necessaria. Questa situazione mette in evidenza l’importanza non solo della protezione dei lavoratori, ma anche della cultura della sicurezza all’interno delle aziende.
Il lutto e il dissenso sociale affondano le radici nella frustrazione collettiva per le tragedie, che continuano a ripetersi in contesti lavorativi. La cittadinanza di Calenzano si unisce per affrontare questo momento di grande tristezza, sperando nella luce che possa emergere da questa angosciante vicenda.